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Ascolti Tv: Basta piagnistei e disgrazie, Lorella Cuccarini merita di più

Marco Zonetti

Perché relegare una showgirl completa che ha fatto la Storia della Rai in siparietti da Tv del dolore con conseguenze disastrose sui dati Auditel?

C'era una volta Lorella Cuccarini, show-woman completa in grado di danzare, cantare, presentare, partita da "semplice" ballerina a Fantastico per poi diventare personaggio di punta di Mediaset, nonché co-conduttrice del Festival di Sanremo e di show di prima serata su Rai1 (di grande successo).

Tornata finalmente in Rai dopo qualche anno di lontananza, Rai della quale ella ha fatto la Storia, Lorella oggi viene impiegata malissimo, prima nel fallimentare Grand Tour dell'estate scorsa, poi ne La Vita in Diretta, dov'è costretta a dividersi gli spazi con lo sgomitante Alberto Matano, che - da mezzobusto del Tg1  qual era - pare oggi smanioso di rubarle tutta la scena possibile dando vita a un paradosso: egli, illustre giornalista, finisce per presentare gli argomenti leggeri mentre alla povera Cuccarini vengono appioppati i piagnistei più avvilenti, le disgrazie più atroci, le cronache più nere, barcamenandosi tra pestilenze, sciagure, calamità. Lorella, dal canto suo, cerca di sgambettare come può per ravvivare l'atmosfera ma, per qualche ragione misteriosa, a lei è toccato in sorte il lato più oscuro del programma mentre il suo collega è chiamato a intervistare gaiamente Gabriel Garko o Loretta Goggi

Ovviamente, il tutto si riverbera sugli ascolti che, malgrado i tanti collaboratori interni ed esterni, alcuni di essi profumatamente pagati, ristagnano al punto che, negli ultimi tempi, non soltanto vedono La Vita in Diretta soccombere a Barbara D'Urso con il suo Pomeriggio Cinque, ma perdere perfino il confronto con Geo di Sveva Sagramola in onda su Rai3. 

Se per Alberto Matano, lo storico contenitore pomeridiano di Rai1 rappresenta una luccicosa vetrina per le sue velleità di entertainer, il confinamento di un talento versatile come quello di Lorella alla più triste declinazione della Tv del dolore è per la soubrette romana un colpo letale. 

"A ridatece" la Lorella spumeggiante padrona di casa di show in prima serata (perché non affidare a lei il timone di Una Storia da Cantare, anziché alla lugubre e spaesata conduzione di Enrico Ruggeri e di Bianca Guaccero?), o la Lorella animatrice di un programma d'intrattenimento con canzoni, balletti (nei quali, da regina del musical qual è non ha mai perso lo smalto), e soprattutto la levità e la spensieratezza corredate dal garbo e dalla professionalità che hanno sempre contraddistinto la più amata dagli italiani. Insomma, basta piagnistei e disgrazie, Lorella Cuccarini merita di più.