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Ascolti tv, la Littizzetto fa flop a Tù Sì Que Vales

Di Giuseppe Vatinno

Littizzetto ha una vera faccia di bronzo: esordisce su Mediaset facendo finta di niente, dimenticando la "coerenza" e le battutine contro la destra

Ascolti tv, la Littizzetto fa flop a Tù Sì Que Vales: ecco perchè 

E meno male che Pier Silvio Berlusconi non voleva più il trash in Mediaset. Certo, non ci aspettavamo che Canale 5 si trasformasse in una Treccani itinerante del sapere ma certi spettacoli potevano essere risparmiati al pubblico. Maria De Filippi imperversa in un circo di nani e ballerini, con la presenza anche di un improbabile uomo – leopardo che racconta come la Ferilli sia “il suo sogno eretico” ed amenità simili. Roba da fare cadere al suolo i cabbasìsi di montalbana memoria. Il trash continua con un duetto nazional – popolare tra la De Filippi e la Ferilli che sbotta in una espressione colorita delle sue, con “cazzi” vaganti nell’etere: siamo a Dante e al dolce Stil Novo.

E poi c’è lei, Luciana Littizzetto (in sostituzione di Teo Mammuccari). Grazia Sambruna, sul Corriere della Sera, gli rifila un bel 4 che immaginiamo sia di incoraggiamento. E veniamo al punto. La scaltra comichessa torinese ha appena tolto le tende dalla Rai (non è stata affatto “cacciata”, come vuol far credere) provocando caroselli in città e gioia e tripudio nel popolo italiano e nei pianeti abitabili del cosmo tutto. Tolto le tende per andare in un palazzo dorato s’intende, quello del contratto stellare –non contenta del suo impero immobiliare- con la Warner insieme all’amichetto Fabio Fazio, tutto moine e lacrimucce, classico esempio italico del “chiagne e fotte”.

Insomma, siamo di fronte ad una tipica storia italiana in cui due furbacchioni fingono una militanza ideologica per poi passare al nemico due secondi dopo. Fabio Fazio e “Lucianina” Littizzetto sono passati armi e bagagli alla Warner Bors. Però, se si può arrotondare anche con Mediaset, si deve essere detta la comica, perché non approfittarne? Lo sgheo è pur sempre lo sgheo. I fessacchiotti capiranno.

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Che importa –diciamo noi- che sono secoli che se la prende con Berlusconi e le sue Reti? L’importante è naturalmente San Quattrino a cui lei è particolarmente devota. Il colore giallo dell’oro fende la nebbia delle Langhe e allieta il gusto dei gianduiotti di cui è ghiotta consumatrice. E così ce la ritroviamo, insieme all’altra transfuga dell’euro, Bianca Berlinguer, in Mediaset mentre magari altri validi conduttori e giornalisti non schierati a sinistra guardano il tutto con il classico binocolo. E’ il “mondo al contrario”, vero Generale Vannacci? “Franza o Spagna basta che se magna”, è il motto di certi guerrieri ideali, come la torinese. Con i fessacchiotti che li seguono impavidamente ci fanno invece i soldi perché fingono di dare voce a chi si fida di loro che invece sono devoti solo al dio Quattrino.

Scrivono infatti gli utenti: “Complimenti alla coerenza: una che fa battute continue contro la destra e poi finisce a Mediaset". “Ma non dovevi combattere sulle montagne, lucianina bella?” "Ma non eri quella che cantava Bello Ciao?” (riferito a Salvini: ndr).

Ma a parte questo, quello che colpisce è come la Littizzetto abbia una vera faccia di bronzo e sia esordita su Mediaset facendo finta di niente. È un po’ come se Zelensky, improvvisamente, se ne andasse a fare il ministro a Mosca (il che –tra parentesi- non è improbabile, dato il tipo). Ma torniamo al contingente. La Littizzetto non solo ha rinnegato il suo passato ma anche “recitato” male il suo ruolo di giudice nella trasmissione trash, tanto da meritarsi il bassissimo voto. Ma c’è da capirla, povera stellazza, con i milioni che gli danno gli americani si deve mantenere in forma per loro e Mediaset è solo per spillare qualche soldo in più a Pier Silvio.