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Ascolti Tv Auditel: Lorella Cuccarini boicottata dai Gay e dalla Sinistra
La showgirl romana paga lo scotto di esternazioni politiche sgradite alla comunità LGBT e ai detrattori del governo giallo-verde e di Salvini
Gli ascolti Tv e i dati Auditel di Grand Tour, andato in onda su Rai1 il venerdì sera in prime time e conclusosi ieri sera, sono stati deludenti, lo abbiamo scritto e riscritto, sottolineando la non vincente decisione di Rai1 di bruciare Lorella Cuccarini nella stagione estiva anziché far attendere il suo rientro in grande stile alla Vita in Diretta il prossimo autunno.
Dopo aver evidenziato l'insuccesso della trasmissione di Lorella e i suoi bassi riscontri Auditel (con una rimonta di ben tre punti di share e un rush finale nell'ultima puntata), è giusto tuttavia fare una riflessione intellettualmente onesta. La Cuccarini, un tempo la più amata dagli italiani, paga (care) certe sue esternazioni risultate sgradite prima alla comunità LGBT e in seguito alla nutrita schiera di detrattori del governo giallo-verde e soprattutto della Lega e di Matteo Salvini.
Qualche anno fa, fervente (e sincera) cattolica, aveva infatti espresso la sua perplessità su matrimoni e adozioni gay, utero in afitto, maternità surrogata e così via, alienandosi le simpatie della comunità gay che, fino ad allora, aveva rappresentato il grosso della sua fanbase. Da allora, l'ex beniamina degli omosessuali nati e cresciuti a pane e "Sugar Sugar" e "La Notte Vola", cadde in disgrazia per non riacquistare mai più terreno. Dilagano infatti in rete le parodie maligne quali "Porella Cuccarini", tutte provenienti dal milieu gay, che ha accolto con un tripudio il flop di Grand Tour.
Come se non bastassero le esternazioni di cui sopra, Lorella si è anche schierata apertamente a favore del governo giallo-verde e soprattutto della linea dura contro i migranti (arrivando perfino a bacchettare Papa Francesco), rendendosi artefice di qualche gaffe politica (come a Otto e mezzo quando, massacrata dagli ospiti, ha candidamente lamentato il fatto che non si votava da 8-10 anni) e finendo per inimicarsi inesobilmente i detrattori di Salvini, gli antigrillini, gli antileghisti, in una parola la Sinistra.
La Cuccarini è stata quindi accusata di tornare su Rai1 grazie alle sue simpatie politiche, accusa che non tiene conto della luminosa carriera della showgirl, che ha fatto la Storia della televisione italiana assieme alla rivale ora divenuta acerrima nemica Heather Parisi.
Heather Parisi che, al contrario, ha sposato la causa dei migranti e ha sempre sostenuto la causa LGBT, diventando negli ultimi tempi una sorta di "Anti-Lorella", e che recentemente ha messo il carico sui social denigrando il fiasco della Cuccarini, meritandosi la reprimenda di Rita Dalla Chiesa (anch'ella poi bastonata da "Hater" Parisi).
Boicottata e umiliata da una parte e dall'altra, Lorella paga dunque lo scotto della sua sincerità (forse un po' troppo "tempestiva" nel caso delle simpatie filogovernative, ma tant'è) e della scomodità delle sue affermazioni e opinioni. Spezzando una lancia a suo favore, c'è da dire che - mentre Heather Parisi ha sempre incarnato un radicato anticonformismo di fondo - Lorella è stata fin dal suo esordio emblema della "tradizione", e anche in passato, in tempi non sospetti per usare un trito cliché, ha sempre avuto idee piuttosto chiare riguardo alla famiglia e al matrimonio.
Possiamo soltanto augurarle che il boicottaggio della quale è vittima non si riverberi anche, nella prossima stagione, sugli ascolti de La Vita in Diretta, che condurrà accanto a un altro beniamino della Rai giallo-verde, ovvero Alberto Matano. Paradossalmente, Lorella si scontrerà proprio contro Barbara D'Urso che, dal canto suo, si è sempre espressa a favore della comunità LGBT professandosi a ogni piè sospinto ardente paladina dei matrimoni omosessuali. Oltre che ben più accorta nell'esternare le sue simpatie politiche rispetto alla forse troppo sincera (malconsigliata?) Cuccarini.