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Belve, Lucarelli contro Fagnani: "Di feroce c'è l'ambizione di chi lo conduce"

di Redazione Mediatech

Bocciata la trasmissione Rai della compagna di Enrico Mentana che gode "di una eccessiva accondiscendenza della stampa"

Secondo la Lucarelli il problema è l’eccessiva accondiscendenza della stampa verso la Fagnani, mai oggetto di qualsivoglia critica. E l’erronea classificazione del suo programma: "Quando Francesca Fagnani dice ‘Ballando con le stelle non lo farei, perché sono una giornalista, ma mi piace’, dovrebbe capire che quello che fa Belve non è giornalismo ma intrattenimento con il linguaggio dell’intrattenimento".

Ma soprattutto una insolita generosità della TV che la mette in onda, a fronte di risultati discutibili: "Alla Fagnani sono concesse delle libertà non concesse a tutti: il suo programma, prodotto esternamente, costerebbe 360mila euro a puntata per uno share che ha oscillato tra il 4 e il 7%. Una cifra imponente per la Rai e un trattamento decisamente inusuale".

E la dolcezza finale? Eccola: "Dire che Belve sia tutto da buttare sarebbe disonesto: la bravura di Francesca Fagnani e del suo team è quella di aver dato un’identità al programma. La domanda "Che belva si sente?" è diventato un tormentone, molti momenti sono diventati meme, la stessa vitalità del programma è stata il volano per il Sanremo della conduttrice. C’è poi da dire che, nell’appiattimento generale delle interviste sedute e soporifere, Francesca la domanda che ci piacerebbe che facesse la fa".