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Brand italiani, la top 50 vale 125mld di €: Gucci in testa, poi Enel e Ferrari
I marchi italiani nella Brand Finance Italy 50 hanno perso il 12% di valore, soprattutto a causa del Covid e delle perdite tra i brand dell’abbigliamento
Nella classifica dei 50 top brand italiani di valore, Gucci mantiene il primo posto con i suoi 13,280 miliardi di euro di fatturato, nonostante una riduzione del 16,6% che dipende in parte dal Covid che ha colpito fortemente l’abbigliamento di lusso, ma in parte anche da un indebolimento di quasi il 3% della forza con cui influenza le scelte dei clienti rispetto ai competitor. Nonostante ciò, Gucci mantiene un un brand rating AAA+, restando uno dei brand più forti del mondo.
Al secondo posto Enel con 1,130 mld, che, nonostante la perdita del 5%, si conferma uno dei brand più forti tra le utility di tutto il mondo. Terso gradino del podio per Ferrari che con 7,869 miliardi sale in terza posizione, nonostante una perdita di quasi il 4% in valore dovuta sempre al Covid. Appena fuori dal podio, Eni.
La classifica è stilata da Brand Finance Italy 50 che mette in fila i principali marchi italiani ordinati sia per valore finanziario sia per la forza con cui influenzano le scelte dei consumatori.
Quest’anno i 50 top brand italiani valgono complessivamente 125 miliardi di euro, meno della metà dei corrispettivi francesi. Anno su anno complessivamente i marchi nostrani hanno perso il 12% di valore, soprattutto a causa delle perdite tra i brand dell’abbigliamento. Questo calo, inutile a dirsi, dipende dal Covid e nello specifico sia dal mutato comportamento dei consumatori, con esigenze sociali diverse e in molti casi in difficoltà economiche, sia dall’aumento di rischio percepito dai mercati.
Nella top 10 tra i brand ordinati per valore del trademark, troviamo nell’ordine: ENI, Generali, Intesa Sanpaolo, Poste, TIM, Conad e Ray-Ban. Barilla, crescendo del 13,6%, Nutella del 12,7% e Valentino del 10,3% sono i brand italiani che quest’anno sono cresciuti più rapidamente. Sono cresciuti molto anche Esselunga, Intesa Sanpaolo, Conad, Fastweb, Unipolsai, A2a e WindTre. Diversamente Parmalat, con una perdita del 41%, Maserati con una perdita del 36% e Bottega Veneta, con una perdita del 30% sono i marchi che invece hanno perso maggiormente valore anno su anno.