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MediaTech
Che c'è di nuovo è un flop e costa troppo
Ilaria D'Amico

Il talk della D'Amico ha provato anche uno schema più elaborato rispetto ai classici salottini tv per alzare lo share, ma senza risultato

Che c'è di nuovo è un flop, e questo è stato evidente fin da subito. Quello che invece non era evidente fino a oggi, è il costo di questo flop, non solo per Rai2 ma anche per noi comuni cittadini che - ancora - paghiamo il canone obbligatorio.

A rendere noti i costi del programma condotto da Ilaria D'Amico è stato Giuseppe Candela su Dagospia: una singola puntata di Che c'è di nuovo costa 140mila euro e 13mila euro è il cachet che la conduttrice percepisce per ogni singola puntata. Peccato che lo share dell'ultima puntata, la terza, è stato solo dell'1,65%

"Una bella patata bollente per il direttore degli approfondimenti Antonio Di Bella - scrive Candela - lasciata in eredità dal predecessore Mario Orfeo, che aveva voluto a tutti i costi il progetto e il ritorno in Rai della giornalista. Il tutto appaltato all'esterno, alla società di produzione Fremantle, con costi importanti. Ogni puntata costa all'azienda ben 140 mila euro e il cachet della D'Amico si aggirerebbe intorno ai 13 mila euro a puntata".

Si chiude il programma, quindi? Pare che Rai2 stia valutando una ulteriore possibilità: spostare il programma in seconda serata prima di deciderne la chiusura definitiva

Di sicuro la Rai non si aspettava questi ascolti, nè questi numeri da chiusura del programma, considerando anche che la D'Amico è approdata alla Rai dopo una brillante carriera a Sky. Eppure, sono numeri da chiusura quelli del talk d'approfondimento, che di certo non ammettono eventuali prese di posizione.

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