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Coronavirus, Anzaldi (Iv): "Governo ascolti presidi, lavoro da casa per tutti"
L'Associazione Nazionale Presidi e migliaia di dirigenti scolastici fanno appello a Conte e Azzolina per far restare a casa anche personale scolastico
L'On. Anzaldi (Italia Viva): "Ridurre spostamenti inutili e favorire smart working per il personale scolastico". L'appello dell'Associazione Nazionale Presidi al Presidente Conte e alla Ministra dell'Istruzione Azzolina.
In questo periodo di emergenza Coronavirus, con il Paese in lockdown quasi totale e i ragazzi a casa da scuola, l'Associazione nazionale presidi fa appello al Governo Conte, con il sostegno di una petizione già firmata da duemila dirigenti scolastici.
Appello e petizione appoggiati dall'Onorevole Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva nonché componente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati. "Il Governo raccolga l’appello dell’Associazione nazionale presidi e la petizione già firmata da 2mila dirigenti scolastici" scrive l'On. Anzaldi sul suo profilo Facebook. "Giusto proseguire l’attività didattica ma tutto avvenga da casa anche per il personale scolastico, si autorizzino presidi, bidelli, segretari, personale amministrativo e ausiliario a restare a casa, in smart working o con eventuali altri provvedimenti. La scuola vada avanti, ma le singole scuole, gli istituti è giusto che chiudano. Mi auguro che il premier Conte e la ministra Azzolina ascoltino la voce dei dirigenti scolastici".
E ancora: "In questo momento la priorità è ridurre il più possibile spostamenti inutili. I presidi possono coordinare l’attuale attività didattica, che avviene da remoto per gli insegnanti, anche da casa, attraverso internet e il telefono. Non ha senso che ogni giorno alcuni dipendenti, a turno, debbano recarsi negli istituti, magari utilizzando mezzi pubblici o addirittura viaggiando da regione a regione".