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Coronavirus, crisi per l'industria degli Eventi: "Servono aiuti reali"

Grave crisi per l'industria degli Eventi, oltre il 30% degli eventi 2020 in programma sono stati annullati del tutto

Grave crisi per l'industria degli Eventi: sarà probabilmente l'ultimo settore a ripartire

Si trova in serie difficoltà l'industria degli eventi, il settore che comprende l'attivo di tutte le manifestazioni culturali preticate attraverso l'organizzazione di concerti, fiere, convention e congressi, oggi ferme a causa del coronavirus. 

Sono circa il 30% gli eventi in programma nel 2020 a essere stati annullati. Come riportato da PrimaOnline, chiude in rosso il primo trimestre il settore degli eventi, di cui si stima la perdita di oltre 2 miliardi di euro solo nel primo mese d'emergenza.

L'industria degli Eventi rischia di essere l'ultima a ripartire, le previsioni più ottimistiche prevedono il riavvio in autunno

Con il comune scopo di garantire un supporto valido all'industria degli eventi durante la crisi coronavirus, le principali associazioni del settore, quali: ADMEI, AIIC Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane, ANBC, Club degli Eventi e della Live Communication, Convention Bureau Italia, Federcongressi&eventi, ICCA, MPI Italia Chapter, SITE Italy, si sono schierate per rivolgere una richiesta d'aiuto al Governo tramite una lettera aperta.

Tra le richieste nella lettera, pubblicate da PrimaOnline, è stato proposto un prolungamento, con termine a fine dicembre, degli ammortizzatori sociali previsti per il coronavirus, come anche bonus per tutti i lavoratori stagionali, autonomi, con P.IVA, occasionali. E' stato inoltre richiesto un credito d'imposta uguale al totale dei costi dei dipendenti nei mesi di inattività, come anche la detassazione degli utili imponibili relativi al 2019, la sospensione dell’acconto IRES ed IRAP dell'anno corrente e l'accesso immediato e senza istruttoria a finanziamenti a tasso zero.