MediaTech

“Dante? Arrivista, superbo, vuole sostituirsi a Dio”: l’attacco dalla Germania

Un giornale tedesco pubblica un’invettiva contro il Sommo Poeta proprio nel Dantedì celebrato dall’Italia, per sminuirne l’importanza storica e culturale

Dantedì, l'Alighieri sotto attacco tedesco

Germania e Italia condividono un passato culturale e letterario ricco e radicato, ecco perché sorprendono ancora di più le parole pubblicate da un giornale tedesco contro Dante Alighieri, proprio nel giorno in cui gli italiani festeggiano il Dantedì, che dovrebbe essere l’anniversario dell’inizio della discesa agli inferi raccontato nella divina commedia.

È il Frankfurter Rundschau a scatenare le polemiche, con un editoriale lungo, approfondito e pieno di esempi, citazioni e riferimenti letterari, ma tutti usati contro la figura di Dante, attaccato e sminuito come poeta e come persona.

Gli italiani lo considerano il padre della lingua italiana, scrive la testata tedesca, e però non sono in grado di leggere la Divina Commedia senza ricorrere a note e spiegazioni, perché quella usata da Dante è una lingua volgare del XIII secolo, incomprensibile ai più oggigiorno. Beatrice? Musa, ispirazione, lodata e incensata da Dante, che però non spreca neanche una parola sulla propria moglie e i propri figli.

E per quanto riguarda le innovazioni letterarie introdotte da Dante, il Frankfurter Rundschau ha le idee chiare: nessuna novità, tutto copiato o rielaborato dai poeti provenzali e arabi. Il viaggio di Dante tra Inferno e Paradiso? Copiato da quello di Maometto. Ma soprattutto, l’unico motivo per cui l’Alighieri avrebbe scritto la Commedia è poter sostituirsi a Dio e “spedire” amici e famigliari all’Inferno o in Paradiso a suo piacimento, in una smania di deprecabile superiorità morale.

Secondo il Frankfurter Rundschau l’Italia “ha poco da festeggiare” per Dante, ma queste invettive sembrano senza fondamento storico, a differenza delle opere del Sommo Poeta. Che, viene da chiedersi, chissà dove avrebbe collocato l’editorialista tedesco: nel girone dei superbi? O in quello degli invidiosi? O magari in Purgatorio per dargli tempo di informarsi un po’ meglio?