Elezioni 2018, Der Spiegel insulta gli italiani - Affaritaliani.it

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Elezioni 2018, Der Spiegel insulta gli italiani

Giuseppe Vatinno

Der Spiegel ci definisce "bambini e clown". Nessuna reazione con l'ambasciata tedesca.

Der Spiegel, settimanale tedesco a grande tiratura noto per il suo odio per l’Italia colpisce ancora e lo fa proprio alla vigilia delle elezioni con un articolo di tal Jan Fleischhauer dal titolo significativo:” Italiani, un popolo di bambini che eleggono pagliacci”.

Il settimanale nel 1977, durante gli anni di piombo, creò una ironica copertina con una grossa rivoltella immersa in un piatto di spaghetti e la scritta: Urlaubsland Italien – Entführung, Erpressung, Straßenraub ("Vacanze in Italia – sequestro di persona, estorsione, rapina a mano armata"). Nel 2006, sempre la stessa rivista, definì gli italiani “mammoni e viscidi”. Lo stesso “giornalista” razzista Fleischhauer scrisse commentando la tragedia della nave Concordia che essendo il comandante Schettino italiano non doveva meravigliare che fosse scappato.

Questo solo un piccolo sunto di tutte le scelleratezze scritte da presunti giornalisti.

Reazioni governative non pervenute, alla faccia dei tanti attestati di presunta italianità. Neppure una nota di protesta all’ambasciata tedesca, nulla.

Il settimanale teutonico ci addita anche come il vero pericolo per la Germania e i suoi conti. Quindi non il Portogallo, non la Grecia bensì il nostro Paese spaventa i crucchi salsicciari del settimanale.

L’articolo prosegue poi con un attacco a Mario Draghi “colpevole” naturalmente di aver aiutato il suo Paese -e cioè l’Italia- e per colpa nostra i crucchi avrebbero perso “344 miliardi di euro di interessi attivi” e anche se fosse vero sarebbero pure pochi, verrebbe da dire, visto che ci dobbiamo sopportare la Frau tedesca da tanti anni.

Sembra proprio che l’articolista finga di non capire che se si vuole comandare l’Europa e non ci si è mai riusciti militarmente, c’è un costo da pagare e il costo è quello di fare una politica comunitaria altrimenti si rischia di essere considerati con un termine italiano forse difficile da tradurre in tedesco, ma comunque assai suggestivo: “pulciosi”.