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Facebook avrà una propria "carta" dei diritti umani, con report annuali

La nuova "policy aziendale sui diritti umani" conterrà gli standard che Fb si impegna a rispettare, mentre fornirà report annuali e un fondo di finanziamento

Facebook sta affrontando le accuse di violazione dei diritti umani redigendo la sua nuova "corporate human rights policy", che Facebook si impegnerà a rispettare, oltre che a pubblicare un report ogni anno e la donazione di finanziamenti per chi lotta per la difesa dei diritti umani. 

L'azienda intende segnalare le sue “questioni più critiche in materia di diritti umani, come i rischi per la libertà di espressione” al suo consiglio di amministrazione. Il fondo per i difensori si concentra sul supporto offline per attivisti e giornalisti, e il direttore dei diritti umani di Facebook Miranda Sissons afferma che continuerà a sostenere gli sforzi di sicurezza digitale come "ostacolare l'accesso non autorizzato" anche agli account degli attivisti.

Sebbene si tratti di una nuova polity, secondo Bloomberg Facebook non apporterà alcuna modifica agli attuali standard della comunità, alle politiche sulla privacy o al codice di condotta. La politica aziendale sui diritti umani è più un riferimento per come gestire i problemi in futuro. 

Molte grandi multinazionali hanno un qualche tipo di politica sui diritti umani (come per esempio Coca-Cola), di solito progettata intorno alle linee guida stabilite dai Principi guida delle Nazioni Unite.  L'annuncio di Facebook arriva in un momento interessante per le sue piattaforme di social media. La compagnia ha infatti oscurato gli account della giunta militare che ha guidato il colpo di stato in Myanmar, un approccio più attivo rispetto a come ha gestito la precedente esplosione di violenza contro la popolazione Rohingya in passato. Allo stesso tempo, il suo Consiglio di Sorveglianza, l'organismo indipendente creato per fornire indicazioni sulle questioni più spinose di Facebook, ha emesso le sue prime sentenze, inclusa una decisione contro l'incitamento all'odio verso i musulmani.