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Facebook censura la copertina de ‘l’Espresso’: pornografia

“Sul corpo delle donne”. E’ questo il titolo di copertina scelto da ‘l’Espresso’ per iniziare il nuovo anno: 21 articoli, 100 pagine di dibattito sulle guerre che si combattono, appunto, sul corpo delle donne. Si passa così dal fanatismo alla mercificazione, dalle pillole alla carriera, dalla chirurgia agli strupi, passando infine per la censura. Proprio quest’ultima è stato il mezzo utilizzato da Facebook per eliminare dalla pagina del settimanale quella foto, considerata (per gli standard del social network) pornografica.
La foto d’apertura, scattata da Maki Galimberti per ‘l’Espresso’, ritrae una donna velata integralmente di fianco a un nudo botticelliano. Il crimine, si legge su Espresso.repubblica.it, per la società di Mark Zuckerberg, sarebbe quel capezzolo del seno sinistro mostrato con naturalezza dalla modella. Un capezzolo di donna che è un totem, un tabù da togliere d’ufficio per l’algoritmo pornofobico di Palo Alto, come d’altronde il primo piano di un dipinto di Courbet. È successo così che il post con cui ‘l’Espresso’ presentava la copertina del settimanale in edicola è stato estromesso dalla comunità globale di Facebook con i suoi 389 commenti in 4 ore. Finiti tutti nel cestino, a parte i primi sei salvati dalla copia cache.