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Fazio e Littizzetto non sono segreti di Stato, la Rai divulghi i compensi
Ben 94 tra giornalisti e dirigenti Rai guadagnano oltre 200mila euro. Domani la presidente Monica Maggioni e il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto saranno sentiti dalla Commissione parlamentare di Vigilanza presieduta dal 5 Stelle Roberto Fico.
Giustissimo che chi è bravo guadagni: liberismo, merito e mercato sono elementi essenziali della democrazia. E’ giusto però, come spiega su Facebook Roberto Fico, verificare retribuzioni, curricula e sforamento in molti casi del tetto di 240mila euro, quanto percepisce il Presidente della Repubblica.
Anche perché si tratta di soldi pubblici, escono dalle tasche degli italiani – che hanno stipendi che sono quelli che sono (per non parlare dei giovani stagisti neolaureati, con master all’estero che devono lavorare quasi gratuitamente ben oltre i 30 anni di età) - e finiscono in quelle dei dipendenti Rai, alcuni dei quali, viste le retribuzioni e se vale il concetto di merito, sarebbero campioni del giornalismo e della disciplina manageriale.
La Rai sceglie la trasparenza. Con un’immagine inconsueta, Campo Dall’Orto ha dichiarato che “la trasparenza è amica della competenza e sorella dell'innovazione". Tuttavia molti italiani non accoglieranno che non si rendano pubblici i compensi degli artisti. Se si sceglie la trasparenza, essa deve essere assoluta. Gli onorari di Fabio Fazio e di Luciana Littizzetto non sono segreti di Stato. La giustificazione di Campo Dall’Orto non convince: “Un modo per evitare che vengano sedotti da proposte di terzi dal momento che li paghiamo meno di quanto farebbe la concorrenza".
Ernesto Vergani