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Ferragni vuole lasciare l'Italia. Il piano per spostare il business all'estero
Chiara Ferragni

Chiara Ferragni, le nuove attività in Asia e Medio Oriente. L'influencer cerca il rilancio lontana dall'Italia

La vita di Chiara Ferragni dopo lo scandalo dei pandoro Balocco è stata stravolta. L'influencer ha prima perso credibilità e migliaia di follower sui social, poi è stata abbandonata dagli sponsor e come se non bastasse ha rotto anche con Fedez. L'influencer ora sta cercando di rilanciare la sua immagine ma punta soprattutto all'estero per il suo nuovo business. Ferragni vuole incrementare le attività e i contratti all'estero, in particolare Asia e Medio Oriente, e lì conta di spostare il baricentro dei suoi affari.

Leggi anche: Chiara Ferragni, sfregio a Fedez: paparazzata con il "nemico" Tony Effe

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Per questo - in base a quanto risulta a Il Messaggero - ha deciso anche di assumere due nuovi manager di fama internazionale. Su questa scelta, potrebbero aver influito gli attacchi del suo ex Fedez al suo general manager Fabio Maria Damato, il rapper lo ha indicato come il primo responsabile per lo scandalo pandoro. "Chiara - aveva dichiarato Fedez a Belve - ha scelto di prendersi tutte le responsabilità, lei poteva e doveva spiegare che le responsabilità non sono tutte sue. Anche dei manager? Di un manager, uno solo".

 

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Fabio Maria Damato è indagato per truffa aggravata per i casi pandoro e uova di Pasqua e ha scelto come Chiara di bloccare i commenti su Instagram ai soli amici per evitare critiche ed insulti. Damato è stato descritto dalla stessa Chiara nella seconda stagione di The Ferragnez come "uno dei miei più cari amici, il mio braccio destro, sinistro, tutto. Mi aiuta in qualsiasi attività lavorativa. Ed è l'unico che mi aiuta a scegliere gli outfit". Ma ora Ferragni per rilanciarsi sembra aver deciso di rafforzare la sua squadra di manager.

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Oltre al Balocco-gate, la Ferragni ha accusato il passo indietro di grandi marchi, come Safilo che ha revocato l’accordo commerciale per violazione dei principi etici. Inoltre Pigna, licenziataria per la cancelleria, ha annullato il contratto. Per rilanciarsi ora per l'influencer sarà necessario - riporta Il Messaggero - un ampio riassetto societario del suo gruppo e servirà un’alleanza strategica con altri marchi per riprendere la crescita che si è brutalmente interrotta dopo lo scandalo dei pandoro. Ma le varie trattative avviate per ora non hanno portato ad accordi, le valutazioni sul valore del marchio non coincidono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 






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