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Galli torna in tv, gelato da Salvini: "Se l'avessimo ascoltata? Un disastro"

Il professore torna in tv dopo due settimane di silenzio stampa: "Non ho previsto nessuna catastrofe". Vespa: "Lei è il Davigo dei virologi"

"Non mi è mancata la televisione, proprio no. Commento i dati di questi giorni con un grosso sospiro di sollievo. Quando si è iniziato ad aprire non avevamo nemmeno raggiunto l’obiettivo dei 500mila vaccini al giorno, ora il trend si è stabilizzato. Anche se probabilmente si infettano in modo asintomatico molte persone. E questo è un problema", così Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, ospite al programma tv Cartabianca di Bianca Berlinguer dopo due settimane di silenzio stampa Galli torna in tv per fare il punto sull'emergenza sanitaria. "Per il momento al governo è andata bene su una serie di cose su cui era legittimo avere perplessità. Mi auguro che il trend possa essere mantenuto in senso favorevole. Noi stiamo vaccinando per tenere le persone fuori dall’ospedale, dalla rianimazione e soprattutto dal cimitero”, continua Galli. "Se è vero che la stragrande maggioranza dei vaccinati è protetta verosimilmente- prosegue il dottor Galli- ben più dei sei mesi di cui si è parlato, le persone molto esposte e molto fragili devono essere valutate sull’avvenuta risposta al vaccino o meno. Così siamo in grado di prevedere determinate precauzioni".

Ma non mancano le polemiche. A intervenire contro Massimo Galli c’è il giornalista Bruno Vespa, che sottolinea “Galli è il Davigo dei virologi. Davigo dice che non esistono degli innocenti ma soltanto dei colpevoli non identificati, Galli dice che non ci sono persone sane dopo il vaccino ma solo dei possibili contagiosi che la fanno franca. Dicendo che anche dopo il vaccino uno rischia di infettare, io mi aspetterei un sorriso liberatorio adesso. Siamo sopravvissuti alle riaperture e forse ce la caveremo." "Non dico che ci sono persone contagiose ma contagiabili. Contagiabili perché una bassa percentuale di persone, nonostante la vaccinazione, si può contagiare. Io non ho previsto nessuna catastrofe dopo il 26 aprile, c’erano margini di rischio, anche pensando al gap di vaccinazioni con la Gran Bretagna. Il mio era un discorso di cautela dopo un messaggio di ‘liberi tutti”, ribatte Galli. Tre le voci fuori dal coro anche quella del leader del Carroccio Matteo Salvini: “Se avessimo ascoltato il professor Galli, ad aprile non avremmo mai riaperto e avremmo perso altri posti di lavoro. Gli italiani si sono dimostrati più forti di tutto e di tutti. E per fortuna. Altrimenti sarebbe stato un disastro”, afferma il leader della Lega.