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Giornalismo, poco spazio alle donne: guadagnano meno e non fanno carriera
Le giornaliste guadagnano meno dei loro colleghi maschi e hanno più difficoltà a fare carriera: solo un direttore su quattro è donna. E questo nonostante la base di partenza sia ampia. I dati raccolti da La Stampa, infatti, indicano che il 40% dei giornalisti è donna. E tra le nuove leve si arriva alla parità: il 52% degli iscritti alle scuole di giornalismo tra il 2006 e il 2012 e il 46% dei praticanti nel 2013 è stato di sesso femminile.
Eppure solo il 35% dei caporedattori e meno di un direttore o vice direttore su quattro è donna. Anche a parità di carica, però, esiste una discriminazione economica: una redattrice in media guadagna il 13% in meno di un suo collega, una caporedattrice il 20% in meno di un caporedattore e una direttrice di testata il 23% in meno di un uomo con la stessa qualifica. Uno stato che non condiziona solo la vita delle giornaliste ma anche quella dell'informazione, perché sono gli uomini a prendere le decisioni di peso e, di conseguenza, a dettare l'agenda. Soprattutto nei settori più pesanti di un giornale, come politica, economia ed esteri. Mentre l'equilibrio dei poteri è diverso quando si parla di moda e lifestyle. Argomenti che, in un certo senso, rappresentano una riserva indiana.
Tutta colpa di redazioni ed editori? Non solo. Spesso, anche a causa di condizioni economiche meno vantaggiose, è la società a influenzare le scelte. Perché sono ancora le donne che, tendenzialmente, per prime lasciano o mettono in secondo piano la propria carriera per i figli.