MediaTech
Gli hacker svelano le scappatelle: attaccato il 90% dei siti di incontri
Una volta erano le tracce di rossetto o gli investigatori privati. Adesso sono gli hacker a svelare le scappatelle extraconiugali. Il 90% delle aziende ha subìto un attacco in grado di compromettere la sicurezza dei dati. Spesso non sono consapevoli dei rischi e non sanno neppure di essere state attaccate. Nei giorni scorsi a essere violati da un gruppo di hacker sono stati i dati sensibili degli utenti di alcune piattaforme di incontri extraconiugali.
Così gli hacker sono riusciti a carpire i dati di decine di milioni di utenti in tutto il mondo, hanno già iniziato a rendere pubblici su Internet i dati di alcuni di loro e intendono proseguire, minacciando di pubblicare insieme ai nomi e ai numeri delle loro carte di credito anche dati molto sensibili come le loro fantasie sessuali e altri dettagli privati.
«Per un portale proteggersi completamente dagli attacchi informatici non è possibile e certamente la questione si fa ancora più delicata quando i dati compromessi riguardano la sfera personale e alcuni dettagli intimi molto privati, ma almeno si possono proteggere gli utenti, dotandosi come noi di procedure che mirino alla protezione dei loro dati» commenta Alex Fantini, ideatore di Incontri-ExtraConiugali.com.
«Garantire la sicurezza online è oggi più importante che mai. Io stesso sperimento quotidianamente i sistemi, cercando i loro punti deboli: solo un controllo costante e assiduo può prevenire e dissuadere possibili attacchi» sostiene Alex Fantini.
Nel primo semestre del 2015 si è assistito a un crescendo di azioni di hackeraggio che hanno compromesso la sicurezza di dati e informazioni personali. Le ultime stime parlano di circa 600 milioni di vittime all'anno, ossia oltre 1,6 milioni di utenti al giorno. I dati compromessi sarebbero oltre 300 milioni.
Secondo Incontri-ExtraConiugali.com a preoccupare maggiormente le aziende che operano online sono i virus. Le nuove tipologie di malware sono cresciute dell'80% e ogni anno vengono creati circa 30 mila nuovi virus pronti a infiltrarsi nei computer di tutto il mondo. In Italia di tutti gli attacchi informatici che colpiscono le imprese, la metà è da aggiudicarsi proprio a un virus. I protagonisti sono hacker che violano direttamente le reti aziendali attraverso dei malware e in particolare tramite l'uso di un software chiamato RAT (Remote Administration Tool).
«Ad oggi, comunque, la situazione relativa agli attacchi informatici in Italia è generalmente sotto la media rispetto ad altri Paesi. Ma non per questo vanno sottovalutati: la tendenza va in direzione di una crescita costante per cui occorre essere vigili e all'erta».