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Il Foglio, Mainetti ad Affaritaliani.it: pronto ad assumere i giornalisti
Il proprietario della testata garantisce la pubblicazione, al di là dell’esito dell’accertamento della Gdf sui contributi 2009/2010 ricevuti dalla Cooperativa, editrice del giornale
Di Goffredo Buscaglia
A giorni è atteso il parere dell’avvocatura dello Stato richiesto dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria di Palazzo Chigi riguardo al fermo amministrativo del saldo dei contributi alla Cooperativa, che edita “Il Foglio quotidiano”, per l’anno 2018, attuato a fronte della contestazione, da parte della Guardia di Finanza, di 6 milioni di euro di contributi, ricevuti negli anni 2009 e 2010.
La Cooperativa ha recentemente presentato le sue controdeduzioni. In particolare, le copie di giornale vendute in blocco a prezzo di costo, secondo la finanza a stregua di omaggio e quindi non ascrivibili alla percentuale di copie vendute, devono essere invece considerate una vendita vera e propria per fini promozionali. Ancora più deboli appaiono le contestazioni che riguardano l’influenza che avrebbe avuto la proprietà della testata sulla cooperativa, e il fatto che il movimento politico a cui faceva riferimento il giornale fosse fittizio, e del quale al contrario viene comprovata l’esistenza.
La “batosta" per la Cooperativa che edita “Il Foglio” arriva a quasi tre anni dall’acquisizione del cento per cento di Foglio Edizioni srl, che possiede la testata “Il Foglio quotidiano”, da parte di Valter Mainetti. Il noto imprenditore e collezionista, oltre a sottolineare che Foglio Edizioni srl è completamente estranea alla vicenda, tiene a far sapere che qualsiasi fosse l’esito della contestazione della Guardia di Finanza non si avrà alcuna ripercussione sulla pubblicazione del giornale.
Mainetti ad Affaritaliani.it si dice infatti pronto ad assumere attraverso Foglio Edizioni srl i giornalisti, che ora fanno capo alla Cooperativa, e ad editare così direttamente il giornale, sviluppando ulteriormente lo spazio che, grazie al fondatore Giuliano Ferrara e al direttore Claudio Cerasa, “Il Foglio quotidiano” ha conquistato fra i media nazionali.
Il caso del “Foglio” è stato portato dal giornale stesso in cima alle cronache editoriali a fine dicembre. La cooperativa, oggi presieduta dal fondatore Giuliano Ferrara, che edita il giornale, risulta al centro di un’indagine della Guardia di Finanza avviata ben sette anni fa. Dormiente per lungo tempo, l’accertamento è ripreso nei primi mesi dell’anno, costringendo di fatto il Dipartimento dell’editoria a lasciare in stand by la liquidazione della seconda tranche dei contributi per il 2018. Nel frattempo non sono mancati numerosi attestati di solidarietà a “Il Foglio’’ da parte delle forze politiche anche di opposti schieramenti. Lo stesso presidente del consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di fine anno, ha auspicato un chiarimento che non comprometta il contributo pubblico. “Ma l’accertamento - ha sottolineato - non l’ha fatto il governo, ma la guardia di finanza in applicazione delle norme. Ora si vedrà come si concluderà quel dossier’’.
Com’è noto Musa Comunicazione, società del gruppo Sorgente ha acquisito il completo controllo della società proprietaria della testata del giornale solo quattro anni fa, mentre all’epoca delle contestazioni della Guardia di Finanza, sempre alla Cooperativa, le quote appartenevano ancora a Veronica Lario (38%), al costruttore Sergio Zuncheddu (25%), a Denis Verdini (15%), a Giuliano Ferrara (10%) e allo stampatore Luca Colasanto (10%). Poi nel 2011 la ricapitalizzazione per perdite portò al passaggio delle quote dalla ex moglie di Silvio Berlusconi al fratello Paolo, mentre restarono pressoché le stesse quelle possedute da Zuncheddu, Verdini e Ferrara. Ed è ad essi che nel 2015 la società di Mainetti è subentrata. In un primo tempo insieme a Matteo Arpe, per poi acquisire il completo controllo l’anno dopo.
Inoltre da quando “Foglio Edizioni” rientra nelle attività editoriali del gruppo Sorgente, il rapporto con “Il Foglio Quotidiano società cooperativa”, destinataria dei contributi statali, è regolato da un dettagliato contratto di affitto per la pubblicazione della testata, rinnovabile o disdettabile, di biennio in biennio, che prevede a fronte di un ‘’canone’’ anche la totale autonomia, tanto nella gestione economica che nella linea politica, tenuto conto che la nomina del direttore è prevista di esclusiva spettanza della società cooperativa. In particolare nel contratto si precisa che “Foglio Edizioni lascia piena e totale autonomia a Il Foglio Quotidiano per la gestione della linea politica e dei contenuti del Quotidiano, che saranno di pertinenza esclusiva de Il Foglio Quotidiano Società Cooperativa nella sua autonomia di impresa editrice”.