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Le notizie Rai le darà Di Bella. Coronavirus, commissariato il Tg1

Da www.7colli.it

Tutto dà l’idea di una rivoluzione in Rai approfittando del coronavirus. Scordiamoci la vecchia informazione fatta di tante edizioni dei vari Tg1, Tg2 e Tg3. Fabrizio Salini, amministratore delegato, vuole tenere le notizie sotto controllo e si fida solo di Antonio Di Bella, direttore di RaiNews24, definito uomo cerniera tra Pd e Rocco Casalino. Tutti distratti e sta per sferrare il colpo. Starà agli utenti testimoniare se sarà meglio o no per l’informazione ricevuta. Gli ascolti daranno il verdetto.

Si parte per il canale unico dell’informazione. Ci hanno provato in tanti nel passato, ma il momento è topico. È impressionante il piano spiattellato dal sito Lo Specialista.

Ai tiggi’ “normali” solo le edizioni principali

Il servizio pubblico punterebbe a “convergere verso una newsroom unica e la necessità di valorizzare un canale all news, che soprattutto in caso di emergenze diventa una pietanza indispensabile (poco costosa e di facile preparazione) per la dieta mediatica del Paese”.

Ai telegiornali attuali resterebbero le principali edizioni.  A tutto il resto – i cosiddetti aggiornamenti – ci penserà la RaiNews24 di Antonio Di Bella che con i suoi 194 giornalisti (compresi web e televideo) è on air 24 ore su 24 sette giorni su sette.

Così sarà l’informazione della Rai di Di Bella: panico al Tg1

Quello che accadrà da dopodomani sugli schermi Rai è davvero una novità. Su Rai1 – a quanto ha rivelato Lo Specialista – sono previste finestre alle ore 6.30 (diretta 10 minuti); alle 7 (diretta 10 minuti); poi 9 (diretta sette minuti) e alle 9.30 (diretta 5 minuti). Ancora: alle 9.50 (riepilogo notizie del giorno); alle 11 (flash); e alle 12.30 (flash). Infine alle 15 (titoli); alle 16.30 (collegamento con la Rete); e alle 18 (flash). E dall’una di notte in diretta su Rai1 fino all’alba. Finestre, più limitate, anche su Rai2 (sabato anche una bella diretta di 40 minuti dalle 18.10 alle 18.50) e Rai3. Un’operazione che a RaiNews24 non comporterà nessuno sforzo e nessun costo ulteriore: loro questa roba la fanno comunque tutti i giorni.Il problema ora sarà contenere le proteste del Tg1 (150 giornalisti) dove si teme che questi spazi conquistati da Di Bella ai danni di Giuseppe Carboni – ormai commissariato – non verranno più recuperati. Insomma, per il primo notiziario Rai una bella “quarantena preventiva”. E visto che lo smart-working non è partito, bisogna anche trovare qualcosa da far fare ai giornalisti a Saxa Rubra…