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Lucarelli picchiata, Facci: "Ha provocato, non è giornalista professionista"

Selvaggia Lucarelli ha ricevuto la solidarietà anche di Matteo Salvini per l'aggressione dal manifestante No Green Pass ma Filippo Facci non si allinea

Filippo Facci contro la Lucarelli: "Ha talento nel provocare incidenti. C'è una tendenza di certi colleghi a diventare una notizia non avendone trovate altre"

Selvaggia Lucarelli picchiata alla manifestazione No Green Pass a Roma non è un vittima innocente della violenza altrui ma una giornalista non professionista che ha provocato i manifestanti per fare scalpore: questa almeno è l'idea di Filippo Facci, editorialista di Libero, che rompe il muro di solidarietà alla giornalista aggredita al Circo Massimo.

Sabato 20 novembre, la Lucarelli si è recata alla manifestazione dei No Green Pass a Roma con mascherina, cappello e occhiali scuri, abbigliamento citato dalla giornalista come prova del fatto che fosse irriconoscibile. Tuttavia, fa notare Facci, la Lucarelli ha iniziato a intervistare chiunque le capitasse a tiro girando dei video col suo telefonino, facendo inevitabilmente cadere l'anonimato

“Non credo all’alibi che fosse irriconoscibile. Dubito che non l’avessero notata dopo che si era messa a fare tremila domande. Non è una giornalista professionista e difetta di esperienza. Ma nel provocare incidenti ha veri doni di natura”, attacca Filippo Facci.

“Ma a interessarmi, ora, è la tendenza di certi colleghi a diventare una notizia non avendone trovate altre. Nei contesti a rischio, un tempo, si inviavano cronisti strutturati che prendevano le botte come un incidente professionale, da nascondere, non da ostentare. Oggi, se c’è un’aggressione senza conseguenze, magari con immagini (ci sono sempre), nelle redazioni brindano a champagne”.

Un testimone: "La Lucarelli mente, ha fomentato odio"

A sostenere la tesi di Facci ci sono anche le testimonianze di alcuni presenti, come Marco Liccione, leader dei No Green Pass torinesi che dichiarato di aver visto la Lucarelli "fomentare odio". "La violenza non è mai giustificabile, ma Selvaggia Lucarelli ha mentito: la signorina non stava svolgendo il suo lavoro di giornalista ma fomentava l'odio. Io c'ero": ha dichiarato così in un video su Facebook Liccione, che sostiene di avere assistito all'aggressione.

"Stava insultando tutti coloro che incontrava al fine di arrivare ad atti ostili. L’ho visto con i miei occhi, l'abbiamo detto sul palco. Purtroppo ha beccato una persona esasperata", aggiunge Liccione invitando la Lucarelli a "confrontarsi pubblicamente, in modo civile e democratico".

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