Luisella Costamagna giornalista "Fuori dal coro" nell'elenco m5s dei "Liberi" - Affaritaliani.it

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Luisella Costamagna giornalista "Fuori dal coro" nell'elenco m5s dei "Liberi"

Marco Zonetti

Unica donna con Milena Gabanelli nella lista dei giornalisti "con la schiena dritta", corona una carriera di professionista watchdog

Solo due donne compaiono nell'elenco dei giornalisti "liberi" stilato da Alessandro Di Battista, durante la settimana dei veleni pentastellati contro la stampa. Milena Gabanelli, già proposta nel 2013 quale Presidente della Repubblica dallo stesso Movimento, e Luisella Costamagna.

Da sempre giornalista "antiregime", antiberlusconiana quando regnava sovrano Berlusconi, antirenziana quando governava Renzi, viene dunque inserita dal popolare esponente grillino tra le voci "fuori dal coro", che - guarda caso - è anche il nome del programma di Mario Giordano, in onda giornalmente in fascia preserale su Rete4, nel quale Luisella fa da contraltare e contraddittorio al giornalista.

Nell'elenco di nomi di cronisti "con la schiena dritta", l'ex conduttrice di Robinson e attuale editorialista del Fatto Quotidiano e de La Verità, è annoverata accanto a mostri sacri quali Marco Travaglio, Massimo Fini, Pietrangelo Buttafuoco, per citarne solo tre, e si può dire che per la Costamagna sia una forma di rivincita dopo aver "pagato" per anni lo stigma di essere una donna innegabilmente bella, cosa che in Italia in ambito professionale diviene una sorta di onta nel caso in cui a tale requisito siano abbinati intelligenza e capacità. 

La giornalista aveva del resto sviscerato il rapporto tra i sessi, nel suo libro Noi ci costruiamo gli uomini (Premio e Rassegna letteraria Com&Te - Premio speciale "Le Scie di Com&Te", Mondadori 2012), nel quale raccontava le storie di dieci donne riuscite a operare una svolta nella propria vita, andando controcorrente e ribellandosi ai ruoli in cui la società intendeva relegarle. E la carriera variegata della Costamagna testimonia il suo anelito a sperimentare strade sempre nuove (fu uno dei personaggi che visse l'avventura di Agon Channel, per esempio) piuttosto impervie e non sempre fortunate dal punto di vista dell'esito, ma senza adagiarsi sugli allori. Fare la bella statuina bionda con gli occhioni blu cobalto (ancor più intensi dal vivo) non è nelle sue corde, e negli anni ha sbattuto porte, rinunciato a connubi professionali con uomini importanti, criticato governi e governanti, inimicandosi papaveri e notabili. Non è una "personcina facile" la Costamagna, dicono di lei dietro le quinte, ma del resto nel mondo della carta stampata la proclività a essere "facili" finisce spesso per sfociare in tendenza alla piaggeria, del tutto incompatibile con il giornalismo degno di questo nome. 

Possiamo solo augurarci quindi che, in futuro, malgrado l'investitura di "Dibba" che la qualifica - per i più maligni - come "amica dei grillini", continui la sua opera di cronista super partes e prosegua a fare da watchdog al regime in carica, a prescindere da quanto i suoi esponenti oggi la tengano in considerazione. Magari, chissà, dallo studio di un nuovo programma televisivo tutto suo, quale protagonista e non comprimaria del prorompente Giordano, un ruolo che, per storia personale e professionale, impeto e indole, le sta fisiologicamente stretto. Ad maiora!