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Nathalie Tocci, l’esperta dice no a Floris:“Sono contro la propaganda russa"
La Tocci declina il suo invito: "Non sono disposta a diventare complice della disinformzione". E si schiera contro i talk show: "Manca il fact-checking"
Nathalie Tocci declina il suo invito a DiMartedì: “Non sarò complice della disinformazione”
Nathalie Tocci, Direttrice dell’Istituto Affari Internazionali ed esperta di geopolitica in Italia, ha preso una posizione netta: ha declinato l’invito da Floris a DiMartedì dopo aver appreso di doversi confrontare con l’ennesima propagandista russa. La Tocci non è sola: anche Andrea Gilli e Nona Mikhelidze rifiutano l'invito al programma in onda su La7. La Tocci ha così motivato la sua scelta: “C’è una linea oltre la quale non sono disposta ad andare. Non sono disposta a diventare complice della disinformazione e, in quanto tale, alimentare la guerra in corso, una guerra che si combatte tanto sul campo di battaglia quanto sul piano mediatico”.
“Ecco che quando ho saputo che tra gli invitati alla trasmissione ci sarebbe stata una propagandista che lavora per il ministero della Difesa russo ho tirato la linea. No grazie. Condivido l’importanza della diversità di opinione. Ma c’è un limite, e oltrepassato quello si va oltre un gioco a somma zero” ha aggiunto la Direttrice dell’Istituto Affari Internazionali.
“Nel formato del talk show il conduttore non smaschera le bufale fattuali, non fa fact-checking, bensì le presenta come opinioni che un altro opinionista è chiamato a contrastare, peraltro in pochi minuti. Falso e vero vengono messi sullo stesso piano, e la meglio la ha chi interrompe, urla e la butta più in caciara. La disinformazione vuole esattamente questo” ha così concluso Nathalie Tocci.
Nathalie Tocci, chi è l’esperta di geopolitica
La politologa Nathalie Tocci, 45 anni, dirige l'Istituto Affari Internazionali, insegna all’Università di Tübingen e alla Harvard Kennedy School. Non terminano qui le posizioni di rilievo della Tocci: è stata Special Adviser dell'Alto rappresentante dell'Ue e vicepresidente della Commissione europea Josep Borrell. Dal maggio 2020 ricopre il ruolo di consigliere nel Consiglio di Amministrazione di Eni. In passato è stata ricercatrice al Centre for European Policy Studies (CEPS) di Bruxelles, all'Istituto universitario europeo di Fiesole e alla Transatlantic Academy di Washington.
I suoi interessi scientifici sono fortemente legati alla politica estera europea, la risoluzione dei conflitti, Mediterraneo e Medio Oriente. Nathalie Tocci ha anche ottenuto un premio nel 2008: l’Anna Lindh nell'ambito del European Foreign and Security Policy Studies Programme.
Nathalie Tocci, l’intervista di Affaritaliani
Lo scorso marzo, Affaritaliani ha intervistato la politologa Nathalie Tocci, interrogandola sul conflitto russo-ucraino e su possibili vie d’uscita dalla guerra. La professoressa ha così risposto: “Si può trattare anche sul riconoscimento della Crimea, mentre mi sembra più difficile trovare un accordo in tempi brevi sul Donbass”.
Uno scenario che comporterebbe la fine di Putin: “Se si arriva a un compromesso che riconosce l’esistenza di un’Ucraina indipendente dalla Russia, si apre un vaso di Pandora che lo stesso Putin ha costruito, con la sua idea revanscista della sovranità. Oltretutto anche in un accordo del genere le sanzioni economiche non finirebbero dalla sera alla mattina e quindi le conseguenze politiche sarebbero pesanti”.
“I crimini di guerra ci sono stati, così come le devastazioni. Non ci si lascia tutto alle spalle. Per questo non immagino che Putin possa rimanere al potere: è andato oltre il punto di non ritorno” ha così concluso la politologa Tocci.