MediaTech

Netflix approva un decalogo anti-#metoo

Giuseppe Vatinno

Netflix -secondo il Sun- pone severe regole per recitare

C’è uno spettro che si aggira per l’Europa, anzi per il Mondo per quanto è tondo, e si chiama Politically Correct. Il signor P.C. ha molti discendenti tra cui, #metoo legato inizialmente al produttore hollywoodiano Harvey Weinstein, ma ora presente ovunque ci sia un set, ma anche un posto di lavoro.

Questo clima di vera e propria caccia alle streghe ha avuto degli esiti drammatici, come del resto sempre accade quando si mettono in moto questi meccanismi. Il primo a farne le spese è stato Kevin Spacey il mitico protagonista di House of Cards, vittima di un ragazzotto che aveva, a sentire l’accusa, molestato decenni prima ad una festa e di cui non ricordava neppure l’esistenza.

Ma si sa che gli Usa sono il Paesi dei puritani e quindi detto fatto Spacey è stato brutalmente epurato. Migliore sorte è toccata al regista italiano Fausto Brizzi che accusato di molestie da aspiranti attrici è stato invece archiviato perché “il fatto non sussiste” ed ora, a sua volta, ha deciso di denunciarle. Peccato che l’archiviazione non ha avuto affatto la stessa rilevanza mediatica della gogna mediatica a cui è stato sottoposto.

In Italia abbiamo poi una paladina del #metoo come Asia Argento fortunatamente contrastata da una attrice balle, brava e intelligente come Catherine Deneuve che ha criticato fortemente l’atteggiamento di chi dopo decenni si “ricorda” improvvisamente della “molestia”.

Ora si apprende dal tabloid The Sun che Netflix avrebbe approntato addirittura una sorta di decalogo per i suoi attori e attrici; un decalogo che ha il compito di evitare che si creino situazioni che poi portino alla ormai usuale accusa di molestie con seguito legale.

https://www.thesun.co.uk/news/6505153/netflix-crew-banned-from-staring/

Vietato quindi scambiarsi numeri di telefono, occhiate indiscrete, ammiccamenti, o consumazioni comuni di pasti e caffè, tutto in nome del #metoo.

Insomma una sorta di chiusura preventiva che però rischia di diventare un caso di violazione dei diritti civili delle persone.