Novella 2000: 50 anni di gossip sui vizi privati e i pubblici piaceri dei Vip
Mezzo secolo di scoop, paparazzate, scandali, cronaca rosa per la rivista diretta da Roberto Alessi che continua ad appassionare i lettori
Non tutti sanno che il settimanale più gloriosamente "pettegolo" d'Italia nacque in nuce nel 1919 (quasi cento anni fa) come rivista letteraria. Intitolato semplicemente Novella, fu fondato da "quattro amici al bar", per parafrasare la celebre canzone di Gino Paoli, ovvero gli ex commilitoni Eugenio Gandolfi, Mario Mariani, Tommaso Monicelli e Gino Rocca. La rivista, prima edita da Mondadori, fu ceduta alla Rizzoli nel 1927 per poi diventare nel 1967, con un padre nobile del calibro di Enzo Biagi, il primo periodico italiano di cronaca rosa con il nome che ancora oggi, più di cinquant'anni dopo, conserva, ovvero Novella 2000.
Fin dai primi passi della sua rinascita, il settimanale diviene via via più incentrato sul gossip, e non si contano gli scoop clamorosi che costellano la lunga storia della rivista. Le vicende di Sophia Loren o di Gina Lollobrigida lasciano il posto a quelle di Jacqueline Kennedy Onassis e della tormentata figliastra Christina e poi alle rocambolesche avventure delle principesse di Monaco, Carolina e Stefania, mentre pian piano un'altra principessa esce dal guscio istituzionale per librarsi sulle ali della ribellione che le brucia in petto, ovvero Diana Spencer, Lady Di. Preceduta per giunta dai bollori della cognata Sarah Ferguson, il cui piedino baciato eroticamente e (in flagrante adulterio) dal miliardario texano John Bryan le costò financo Buckingham Palace.
Di scandalo in scandalo, di paparazzata in paparazzata, di scoop in scoop, la rivista ha continuato a riportare fedelmente gli amori, le separazioni, i divorzi, gli odi, le morti, le nascite che avvengono nella vita delle celebrità, dai volti e i nomi sempre nuovi, ma con un'unica costante: la cronaca di Novella 2000 che documenta inflessibilmente e pedissequamente ogni dettaglio scottante che riguardi i privilegiati di tutto il mondo.
Nel 2013, Roberto Alessi (già fondatore dell'ormai pietra miliare editoriale Chi con Silvana Giacobini) prende le redini del settimanale portandolo strategicamente anche in televisione con le sue apparizioni in prima persona nei salotti televisivi che se lo contendono a suon di ospitate, in primis a Domenica Live o Pomeriggio Cinque invitato dall'amica Barbara D'Urso. Il "Ridge Forrester di Angera", come lo chiamano a sua insaputa nei corridoi delle principali reti televisive italiane le sue tante ammiratrici, entra a far parte della famiglia di Novella 2000 quasi in concomitanza con il passaggio della rivista da Rizzoli a Visibilia, gruppo editoriale di proprietà di un'altra regina delle cronache mondane (oltre che politiche) Saniela Santanchè. E con il trasloco, al settimanale cartaceo si affianca anche una radio, Radio Novella 2000.
Da oltre cinquant'anni dunque su carta, via etere o su piattaforma digitale, e a maggior ragione oggi nelle sapienti mani di Roberto Alessi, Novella 2000 fotografa (impietosamente ma con classe) costume e società di questo strano Paese che è l'Italia vista attraverso le vite agiate (ma anche tormentate) dei Vip, mostrandone gioie e dolori, trionfi e insuccessi. E la lettura di Novella 2000, in spiaggia, dal parrucchiere, sul tram, sul salotto di casa in una giornata piovosa, continua a essere da mezzo secolo un rito catartico e consolatorio, perché Vip o Nip, nelle questioni d'amore, tradimenti, nascite e morti, siamo in fondo tutti sulla stessa barca, tutte canne al vento, tutti esseri limitati rispetto all'infinito divenire del mondo. Perché disperare, se anche i ricchi, belli e famosi piangono? Mal comune mezzo gaudio, come ci riconforta, da 50 anni, Novella 2000.
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