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Orsini querela Romano (Pd): "Adesso dimostrami che sono un pifferaio di Putin"
Ancora scintille tra il professor Alessandro Orsini e il deputato in forza al Pd Andrea Romano che lo definì "pifferaio di Putin"
Romano (Pd) vs Orsini: "Orsini puntava a un sostanzioso compenso della Rai"
"Ma qui non siamo a Mosca, non siamo nella Duma di Putin. Siamo nel Parlamento della Repubblica Italiana. E i parlamentari della Repubblica Italiana, per quanto possa dispiacere ad Alessandro Orsini, sono liberi di esprimere qualsiasi opinione nell'esercizio del proprio mandato. E io confermo, nel pieno esercizio del mio mandato parlamentare, che le tesi espresse da Orsini sull'aggressione all'Ucraina sono quelle di un "pifferaio di Putin". Ovvero di chi ripete per filo e per segno le argomentazioni con cui i civili ucraini vengono massacrati ogni giorno dalle forze armate russe".
Ma Romano non si limita a questo. Secondo l'Onorevole, Orsini "puntava a ricevere un sostanzioso compenso dalla Rai, dal Servizio Pubblico Radiotelevisivo, per rilanciare le tesi di Putin e del regime putiniano". Una "pretesa" da parte del professore "non tanto di affermare tesi profondamente sbagliate e persino immorali, ma la pretesa di essere pagato dagli italiani che finanziano il Servizio Pubblico Radiotelevisivo".
Infine, il deputato del Pd conclude il suo intervento illustrando anche perché ha scelto proprio il termine “pifferaio” per definire il professore e opinionista tv. "Forse potremmo ricordare che 'pifferaio' era una espressione usata da Elio Vittorini nei confronti di Palmiro Togliatti, nel secondo dopoguerra. Ma non sono sicuro che Orsini sia a conoscenza della discussione che si svolse nel secondo dopoguerra intorno alla rivista Il Politecnico".