Grandi movimenti di fine anno in Vaticano per quanto attiene l’informazione.
Il direttore de l’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian è stato sostituito dal professore Andrea Monda.
Nel contempo, il vaticanista de La Stampa Andrea Tornielli è stato nominato alla direzione editoriale del dicastero guidato da luglio 2018 (per la prima volta dal laico) Paolo Ruffini, ex direttore di Tv2000.
Vian, professore universitario, ha condotto per 11 anni l’importante quotidiano vaticano. Il suo sostituto, Andrea Monda, iscritto all’albo dei pubblicisti, è invece un professore liceale di religione e collabora con seminari a diverse università vaticane.
È chiaro dunque il segnale che Papa Francesco ha voluto inviare ad un settore, quello della comunicazione, da sempre cruciale per il Vaticano soprattutto adesso che, con l’avvento dei social, il clero cattolico è sotto attacco quasi giornaliero per le note vicende di pedofilia e scandali finanziari.
La mossa di mettere Monda all’Osservatore, data la sua vicinanza ai Vescovi italiani (ha collaborato anche con Tv2000 e conosce bene Tornielli), ha anche il significato di aprire alla Cei, che non sempre ha avuto un atteggiamento collaborativo con il suo quotidiano, Avvenire, diretto da Marco Tarquinio, in passato al centro di polemiche per alcune sue iniziative politiche come l’intervista a Beppe Grillo ed una apertura ai Cinque Stelle che non piacquero particolarmente in Oltretevere.
C’è anche da dire che il Presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, è stato voluto personalmente dal Papa, al posto di Angelo Bagnasco.
Una considerazione interessante riguarda poi i titoli accademici: Giovanni Maria Vivian è professore di patristica all’Università La Sapienza di Roma mentre il suo sostituto Andrea Monda, è un semplice professore di religione di liceo. Monda è laureato in giurisprudenza sempre presso La Sapienza e in Scienze Religiose alla Gregoriana. Inoltre collabora anche con La Civiltà Cattolica, considerata diretta emissione di Papa Francesco grazie alla guida del gesuita Antonio Spadaro.
Ma in ambienti vaticani si insinua che il sodalizio tra i due, Spadaro e Monda, sia in realtà molto più forte visto che entrambi sono in ruoli apicali in BombaCarta, una iniziativa culturale che realtà è un vero e proprio think - tank di potere.
Se si considera quindi il quadro degli uomini al potere nella informazione vaticana si capisce come Papa Francesco si sia mosso con un piano ben preciso per controllare direttamente l’intero apparato comunicativo della Santa Sede.
Infatti i perdenti del rinnovamento sono la Segreteria di Stato di Pietro Parolin, neppure avvisato del cambio, e il direttore della Sala Stampa vaticana Greg Burke che appare ora in un ruolo del tutto secondario.
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