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Parodi contro Salvini: "Ascesa dovuta all'ignoranza". La Lega: "Via dalla Rai"
Cristina Parodi critica il vicepremier a Rai Radio2. I parlamentari leghisti: "Usa il servizio pubblico pro marito sindaco del Pd. Si dimetta"
Cristina Parodi attacca Matteo Salvini e fa infuriare la Lega. Il pomo della discordia è un'intervista della giornalista a Rai Radio2, nella trasmissione "I Lunatici" condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. "A cosa è dovuta l'ascesa di Salvini?" domandano all'ex conduttrice di Domenica In e attuale padrona di casa de La prima volta, in onda la domenica pomeriggio su Rai1. "All'arrabbiatura della gente" risponde la Parodi. "Al fatto che probabilmente non è stato fatto molto di quello che era stato promesso di fare. È dovuta alla paura e anche all'ignoranza. Mi fa paura vedere un tipo di politica che è basata sulla divisione, sui muri da erigere. Vorrei una politica che andasse incontro ai più deboli e che aiutasse questo Paese a risollevarsi in un altro modo".
Quindi, dopo aver dissertato del movimento MeToo, parla del marito Giorgio Gori, ex candidato renziano alla carica di governatore della Lombardia e attuale sindaco di Bergamo in forza con il Pd, poltrona per la quale ha deciso di ricandidarsi: "Ne abbiamo discusso, ma non credo che sia stata una decisione travagliata. È stato faticoso ma anche bellissimo fare questi cinque anni da sindaco di Bergamo. Giorgio è una persona onesta, sincera, da bergamasco ha iniziato una cosa e ora vuole finirla".
Il fatto che Cristina Parodi, dipendente del servizio pubblico e da una radio del servizio pubblico, abbia parlato della ricandidatura politica del marito attaccando al tempo stesso un esponente del governo in carica ha fatto infuriare a stretto giro il Carroccio che, attraverso i parlamentari leghisti Giorgio Borgesio, Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Umberto Fusco, Igor Iezzi, Simona Pergreffi e Paolo Tiramani, ha rilasciato un comunicato di fuoco: "Se Cristina Parodi è tanto delusa dalla politica italiana scenda in campo. E, soprattutto, lasci la Rai. Con le sue offese a Matteo Salvini, la giornalista e moglie del sindaco Pd di Bergamo, Giorgio Gori, ha utilizzato il servizio pubblico radio-televisivo a proprio uso e consumo, facendo propaganda politica alla faccia del pluralismo informativo e ciò non è giustificabile. Ne chiederemo conto in Commissione di Vigilanza Rai con un’interrogazione".