Pokemon Go non salva Nintendo: fatturato in calo del 30%
Nintendo registra un pesante rosso, ma si proietta verso un anno favorevole anche grazie a Pokemon Go
Nintendo svela i conti più discussi della sua storia. E non ci sono buone notizie. Il miracoloso successo di Pokemon GO, come già anticipato da Nintendo nei giorni scorsi, non ha inciso se non in minima parte sul bilancio. Purtroppo. Perché il fatturato è calo del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I problemi sono soprattutto due. Primo: solo il 13% dei profitti di Pokemon Go arrivano nelle casse di Nintendo. Il resto si perde nella filiera di controllo. Il gioco è sviluppato da Niantic, società che fa capo ad Alphabet, e cede i diritti a Pokemon Co., società della quale Nintendo possiede il 32%.
Secondo: le consolle. Nintendo ne ha vendute il 50% in meno, appena 220 mila unità. La Wii sembra quindi aver superato il suo periodo di massimo fulgore. Ecco perché la casa giapponese ha già programmato per marzo 2017 il lancio della nuova consolle, la Nintendo NX. È solo uno dei prodotti che, potenzialmente, potrebbe far uscire Nintendo dal rosso.
La società ha investito (con colpevole ritardo) solo quest'anno nel mercato dei videogiochi mobile. Miitomo è stata la sua prima creatura, non ha avuto un successo gigantesco ma è pur sempre un inizio. E poi c'è ancora Pokemon Go, che continuerà a guadagnare. E anche se arriverà a Nintendo solo una parte dei profitti, c'è un mercato tutto da esplorare, a partire dai luoghi d'interesse sponsorizzati (arriveranno prima in Giappone e poi altrove).