Protezione dati, "Rischio privacy, necessario quadro normativo uniforme"
Protezione dati, Giovanni Buttarelli: "Rischio privacy, necessario quadro normativo uniforme"
“Le aziende e i governi stanno cominciando a sfruttare gli sviluppi tecnologici legati all'Internet of Things, ai grandi dati, alla robotica e all'intelligenza artificiale che non sono più concetti astratti ma realtà che dobbiamo imparare a gestire. Viviamo ormai in una società fortemente influenzata e dipendente dai dispositivi tecnologi: smartphone, tablet, servizi web, social network, applicazioni online per cui gli utenti non sono del tutto consapevoli di quanto questi sistemi ed aziende, siano in grado di monitorare una quantità di dati personali, tale da dover ammettere che la privacy è ad alto rischio.” - È quanto ha affermato Giovanni Buttarelli, Garante Europeo della Protezione dei Dati, rispetto la necessità di realizzare un quadro normativo uniforme e più efficace in materia. - “La sfida attuale è quella di rendere sostenibili queste innovazioni digitali per i prossimi decenni, salvaguardando gli interessi e i dati personali dei singoli individui. Per questo reputo opportuno dare alle persone una maggiore scelta legata alla libertà di esprimersi, senza paura di essere costantemente controllati e monetizzati. In questo senso, le autorità di protezione dei dati hanno un ruolo cardine nello sviluppare leggi volte a salvaguardare i diritti e gli interessi individuali. Pertanto, nel quadro del nuovo regolamento di eProvacy, è necessario istituire un mercato unico digitale per rafforzare la tutela dei dati personali nello spazio giuridico europeo. Il tutto, a beneficio non solo degli operatori del settore ma soprattutto del consumatore. La tecnologia può portare molti vantaggi per gli individui e la società, questi progressi però dipendono dal garantire che i nostri valori, basati sul rispetto comune della dignità umana, rimangano una componente fondamentale dell’innovazione.”