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Quotidiani, La Verità di Belpietro perde il tocco magico. In calo per il terzo mese di fila
Un gennaio con diverse soprese per le vendite dei quotidiani. Ecco chi ha venduto di più e chi invece ha perso più copie sul "campo"
Quotidiani, La Verità in calo per il terzo mese di fila. Boom di Repubblica (+16,4%)
Diverse sorprese a gennaio per le vendite dei quotidiani. Il Corriere della Sera, rispetto a dicembre, registra 253.500 copie vendute. In flessione, anche se piuttosto leggera, dell’1% sul mese precedente.
Volano invece alle stelle le vendite di Repubblica. Il colosso di casa Gedi, diretto da Maurizio Molinari, vede a gennaio un boom del 16,44% con ben 155.703 copie vendute rispetto alle 133.723 di dicembre. Cala invece il Sole 24 Ore che passa da 136.958 copie vendute a 132.020. In questo caso, si tratta di una flessione del 3,61%.
Vendite dei Quotidiani, boom del Fatto (+10,94%)
Diversamente da Repubblica, La Stampa, l’altro colosso Gedi, vende 91.214 copie contro le 93.012 del mese precedente registrando un calo dell’1,93%. A seguire, crescono le vendite del Messaggero che passa da 67.014 copie vendute a 68.022. Una crescita (+1,50%), questa, non esaltante, ma indubbiamente positiva. Un altro exploit a gennaio è di sicuro quello del Fatto Quotidiano, diretto da Marco Travaglio. Con una crescita del 10,94%, il giornale passa da 50.382 copie vendute a dicembre a 55.893.
Cala leggermente La Verità. Vendite a -2,16% a gennaio
Cala leggermente, poi, per il terzo mese di fila La Verità di Belpietro, ultimamente inseguita dalle voci di vendita alla famiglia Angelucci (ne abbiamo scritto qui). Il quotidiano milanese registra infatti 33.991 copie vendute contro le 34.742 di dicembre.
Gennaio in rosso anche per il Giornale e Libero. I due quotidiani di proprietà della famiglia Angelucci (anche se sembra che per Il Giornale ci siano ancora degli intoppi per completare l’operazione) registrano rispettivamente una flessione a gennaio del 3,03% e del 2,86%.