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Quotidiani, ok solo Libero e il Fatto: mese amaro per La Verità di Belpietro
I dati Ads di giugno mostrano un calo generale delle vendite dei quotidiani, ma non per le testate dirette da Sallusti e Travaglio
Quotidiani, vendite in calo a giugno: in positivo solo Libero e il Fatto Quotidiano
Calano tutti, tranne Libero e il Fatto. Il mese di giugno, secondo i dati Ads, è stato amaro un po’ per tutte le testate. Chi più, chi meno, ma il calo è stato piuttosto generale. A salvarsi, infatti, solo il giornale diretto da Alessandro Sallusti e quello guidato da Marco Travaglio. A giugno, infatti, Libero registra 20.426 copie vendute, contro le 20.005 di maggio. Leggermente superiore la crescita del Fatto Quotidiano che passa dalle 48.520 copie vendute di maggio alle 49.372 di giugno.
Perde copie il Corriere della Sera che, mentre a maggio ha registrato 256.651 copie vendute, a giugno ne fa “solo” 255.225. Brutte notizie anche per il Sole 24 Ore che mentre a maggio ha “portato a casa” 139.757 copie, a giugno è crollato a quota 131.427.
Passando a “casa Gedi”, Repubblica ha perso circa 300 copie passando dalle 134.713 di maggio alle 134.410 di giugno. Stessa sorte per La Stampa che mentre a maggio è riuscita a vendere 97.518 copie, a giugno ha invece abbassato la quota a 96.301. Il Messaggero perde circa 2 mila copie, passando da quota 69.796 copie vendute a 67.898.
Brutte notizie per La Verità di Belpietro
Sempre in perdita, ma di poco. Il Giornale di Berlusconi passa dalle 32.298 copie di maggio alle 32.218 di giugno. Infine, l’inaffondabile (anche se ormai non più) Verità di Maurizio Belpietro (sia editore che direttore della testata) a giugno lascia sul campo oltre 600 copie passando dalle 35.560 di maggio a 34.909.