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MediaTech
Rai, compensi liberi per artisti come Bolle. "Lifting" solo per i giornalisti?
Roberto Bolle

Di Monica Setta 

Di sicuro quei compensi miliardari che attualmente girano in Rai, non ci saranno più. Anche se per alcuni come Adriano Celentano o Roberto Bolle la contrattazione sarà di mercato, per altri- tipo Massimo Giletti, giornalista "prestato" all'info-intrattenimento - i compensi saranno ridotti. "Bisognerå valutare secondo un sistema di regole, una piattaforma che individui le prestazioni artistiche pure, non giornalistiche, ma arriverà una moderazione salariale per tutti. Forse qualcuno continuerà a prendere un milione di euro, ma tutti gli altri avranno i compensi liftati", spiegano i consiglieri di maggioranza appena finita la commissione di vigilanza Rai di ieri.

Il cda Rai dunque ha deciso di sospendere per un mese, fino al 2 giugno, l'applicazione della delibera sul tetto di 240 mila euro anche per i compensi degli artisti. Il tempo aggiuntivo servirà ad espletare tutti gli atti necessari per predisporre il piano richiesto dal Mise ( Sviluppo economico ) con l'individuazione del perimetro delle prestazioni artistiche escluse dal limite di legge e dei parametri dei compensi per questa tipologia di contratti. Ma il cda straordinario convocato ieri a Viale Mazzini per affrontare questioni di merito come la "sfiducia" al direttore generale Antonio Campo Dall'Orto si ē concluso senza che nessuno dei consiglieri ē stato pronto a mettere sul tavolo la richiesta di dimissioni del dg. Se ne parlerà al prossimo cda del 4 maggio ma l'aria che tira al settimo piano ē cambiata. A difendere il dg ē il consigliere di minoranza Giancarlo Mazzuca, ma nel gruppo dei difensori d'ufficio ci sono anche i grillini ed una parte dello stesso Pd. Ad esempio, se ē vero che Matteo Renzi vorrebbe fare a meno di Campo già dalla prossima settimana, ē verissimo che alcuni "saggi" del Pd - padri fondatori dell'Ulivo come Piero Fassino o Dario Franceschini- spingono per una mediazione. Liquidare Campo, in modo frettoloso o violento, sarebbe infatti, secondo loro, un clamoroso autogol. Il ragionamento fila, concordano in vigilanza Rai.

Ma se Campo può tirare un parziale respiro di sollievo, i riflettori sono tutti puntati sul tetto ai compensi. Il vertice Rai  è chiamato ora a dare una definizione di 'artista', che se per l’ambito dello spettacolo, della fiction e del cinema sembra facile, per quello dell’infotainment - ovvero nei casi di Fazio, Vespa o Giletti - lo è meno. Un'ipotesi in discussione sarebbe quella di escludere dal tetto gli artisti che avevano l'Enpals quale ente di previdenza; sino al 2011, quando è stato soppresso e trasferito nell'Inps. Resterebbero soggetti al tetto, secondo quest'ipotesi, i giornalisti legati ad esempio all'Inpgi, l'istituto di previdenza dei giornalisti. L'ipotesi, come abbiamo detto sopra, sarebbe Celentano o Bolle senza tetto ai compensi, Massimo Giletti invece sì. Ma è solo un'ipotesi. Un'altra sarebbe quella di consentire alla Rai di superare il tetto ai compensi artistici senza distinzioni ma solo nei programmi non finanziati dal canone, quelli commerciali. Un'ipotesi pericolosa per un'azienda che ha una contabilità separata tra contenuti finanziati dal canone e contenuti commerciali, che potrebbe diventare più rigida con l'approvazione della nuova convenzione (l'attuale scade a fine aprile).

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