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Regionali, l’Agcom richiama tg Rai: “Evitare sovraesposizioni ingiustificate”
L'Agcom alla Rai: "Riequilibrare subito informazione tg"
"Procedere nei notiziari diffusi dalle testate ad essa facenti capo ad una immediata e significativa inversione di tendenza garantendo un'informazione equilibrata e un effettivo e rigoroso rispetto del principio della parita' di accesso e di trattamento tra i soggetti politici e l'equa rappresentazione di tutte le opinioni politiche". E' quanto ordina alla Rai l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni "in considerazione in particolare dell'imminente chiusura della campagna elettorale".
L'invito è ad "evitare sovraesposizioni ingiustificate", "al fine di garantire la correttezza dello svolgimento della rappresentazione delle posizioni politiche e istituzionali e del confronto politico, su cui si fonda il sistema democratico". Nell'esaminare i dati di monitoraggio forniti dalla società Geca Italia e riferiti al periodo 6-13 settembre, l’Autorità ha "rilevato il permanere di alcune incongruenze nell'andamento dei tempi di parola dei soggetti politici nei notiziari". In particolare, i rappresentanti delle istituzioni - presidente del Consiglio e membri del governo - rispetto al totale del tempo di parola "hanno impegnato il 47,59% del tempo sul Tg1, il 26,20% sul Tg2, il 37,95% sul Tg3 e il 62,60% su Rainews. Tali percentuali - prosegue la delibera - risultano ancora più elevate ove si considerino i dati relativi ai tempi fruiti senza considerare l'argomento referendum (rispettivamente, 55,18%, 34,80%, 42,68% e 68,80%)". Non solo: "nei notiziari di RaiNews e' stato riproposto in diretta una parte del videomessaggio del presidente del Consiglio, trasmesso sulla sua pagina Facebook il 13 settembre 2020, in relazione al tema della riapertura delle scuole" mentre "parti del videomessaggio sono state rilevate all'interno di servizi dei notiziari anche delle altre testate Rai".
L'Agcom ricorda che "l'attivita' di informazione in quanto servizio di interesse generale, deve concorrere efficacemente alla formazione di una opinione pubblica consapevole e informata: a tal fine, pur nel rigoroso rispetto della linea editoriale propria di ciascuna testata, appare necessario segnalare l'urgenza che sui principali temi di attualita' si possa assistere ad una trattazione che preveda un contraddittorio delle posizioni espresse dalle diverse forze politiche per consentire al cittadino-elettore di cogliere le ragioni che animano le diverse opinioni in campo". L'Autorita' - si legge nella delibera - verificherà "l'osservanza del presente ordine attraverso il monitoraggio dei dati riferiti negli ultimi giorni della campagna elettorale, riservandosi in caso di mancata ottemperanza l'adozione dei conseguenti provvedimenti di competenza". Il provvedimento puo' essere impugnato innanzi al Tar del Lazio entro 60 giorni dalla notifica.