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Repubblica a Iervolino: vendita fallita. Lunedì di fuoco per il gruppo Gedi

Assemblea di tutte le redazioni dei quotidiani

Una mattinata di grande mobilitazione per affrontare il grave problema della vendita delle testate del Nord Est


Sarà un lunedì di fuoco per i giornali del gruppo editoriale Gedi (controllato da Exor, holding della famiglia Agnelli-Elkann), a cominciare da Repubblica e La Stampa. Si svolgerà un’assemblea di tutte le redazioni dei quotidiani del gruppo che fa capo alla Exor e quindi a John Elkann e tutta la famiglia Agnelli.

Secondo quanto riportato da nuovoobserver.it, sito molto addentro alle questioni che riguardano Gedi (e ripreso dal sito www.calcioefinanza.it), sarà una mattinata di grande mobilitazione per affrontare il grave problema della vendita delle testate del Nord Est (Il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto e Il Piccolo), ai quali si aggiunge la Gazzetta di Mantova. Nell’assemblea verranno raccolte le proposte per le azioni sindacali da intraprendere e quindi affidare un mandato pieno ai Cdr per sedersi al tavolo con la proprietà.

Nelle scorse settimane ci sarebbe stata inoltre una trattativa anche per la vendita di Repubblica a Danilo Iervolino, patron della Salernitana e già nuovo editore de L’Espresso. La vendita – sulla base di circa 60 milioni di euro, secondo indiscrezioni – non sarebbe andata a buon fine per due motivi: il debito troppo alto del giornale e una redazione considerata troppo combattiva.

Proprio questa combattività avrebbe evitato al quotidiano di finire nelle mani di Iervolino, a cui Gedi ha ceduto L’Espresso per 5 milioni di euro. In un comunicato il Coordinamento dei Comitati di redazione dice che, in base alle verifiche effettuate, le notizie sull’ipotesi di cessione dei quotidiani locali trovano sempre maggiori riscontri: «Il Gruppo Gedi, con amministratore delegato Maurizio Scanavino (anche direttore generale di Juventus Club), controllato da Exor della famiglia Agnelli, torna sul mercato con una mera logica di “compra-vendita”, finalizzata innanzi tutto a svuotare le redazioni e a tagliare i costi, dimostrando uno sconsiderato disimpegno dal settore editoriale».

Il Coordinamento dei Cdr del Gruppo ha quindi chiesto un confronto urgente con la proprietà, che ha però fissato la data del 15 febbraio, nel pieno del Congresso della Fnsi a Riccione che vedrà tra i delegati molti rappresentanti degli stessi Cdr. Per questo è stata decisa la convocazione, per lunedì 13 febbraio, delle assemblee dei giornalisti di tutto il Gruppo Gedi.