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Russia, censurato il sito web della Bbc. Putin: "Questo è solo l'inizio"

Prosegue l'incessante censura della Russia verso i media e tutti i servizi di telecomunicazione

Picco di download per Vpn dall’attacco in Ucraina

Dal 24 febbraio, giorno dell’invasione dell’Ucraina, all’8 marzo, gli analisti di SensorTower avevano individuato un picco del 1.500% di download di servizi Vpn per Android e iOS in Russia, rispetto ai 13 giorni antecedenti l’attacco. Le Vpn, oltre a mascherare il reale indirizzo internet di un utente, simulano anche una posizione geografica differente rispetto a quella effettiva. In questo modo chi naviga dalla Russia può accedere a siti e servizi altrimenti bloccati o rallentati.

Oscurati altri media

Il blocco dei servizi Vpn si affianca alla continua e sistematica azione di censura sui media indipendenti. Secondo quanto segnalato da Afp, Roskomnadzor ha bloccato i siti di una dozzina di media russi e stranieri. Tra questi figurano il portale investigativo Bellingcat, ma anche media locali russi come Permdaily.ru. Bloccati anche 9 TV Channel Israel e Vesti Israel, due siti in lingua russa con sede in Israele, l’indipendente Kavkazki Uzel, dedicato alle notizie sull’area nord del Caucaso. Inaccessibili anche siti con base in Ucraina ed Estonia.

 

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