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Sanremo 2025 boom, "ma Fiorello manca. Conti? Reincarnazione di Baudo. E Achille Lauro..." - L'intervista al re dei pubblicitari
Sanremo visto ai raggi X dal guru della pubblicità italiana, Lorenzo Marini. "Lo chiamerei il Festival della Reincarnazione. Lucio Corsi-David Bowie, Tony Effe-Califano e..."
Sanremo 2025 boom, "ma Fiorello manca. Conti? Reincarnazione di Baudo. E Achille Lauro..." - L'intervista al re dei pubblicitari
Ascolti tv da record per la prima serata del Festival di Sanremo 2025: il Carlo Conti bis è partito col botto, con un forte coinvolgimento del pubblico sia sul fronte televisivo che social. "Lo chiamerei il Festival della Reincarnazione", spiega ad Affaritaliani.it, Lorenzo Marini, guru della pubblicità - da Ogilvy a Leo Burnett, passando per Armando Testa, Dorland, prima di fondare la sua società - con oltre 500 premi conquistati, tra cui il Leone d'Oro di Cannes al Festival internazionale della pubblicità (per la campagna Agnesi nel 1985). "Pippo Baudo si è reincarnato in Carlo Conti. I Ricchi e Poveri nei Coma Cose, Califano in Tony Effe", prosegue Marini che promuove anche il Dopo Festival di Alessandro Cattelan ("Sembra veramente un salotto di amici e colleghi"). Un Festival che funziona, ma "Fiorello manca molto, è evidente".
La prima prova degli ascolti tv è stata superata con un 10 e lode in pagella. Ma la strada è ancora lunga per Carlo Conti prima di raggiungere la meta. "Non ce la farà a mantenere l’audience a questo livello", la previsione di Lorenzo Marini. "Servirebbe un caso Morgan-Bugo". I cantanti che hanno colpito il re della pubblicità italiana? "Cristicchi e Brunori Sas per i temi affrontati. Achille Lauro per un canzone che consolida il suo ruolo di trasgressore romantico. E poi..."
Sanremo 2025, "Achille Lauro trasgressore romantico da podio. Il vero vincitore? Sarà la Rai, anzi ha già vinto" - L'intervista
Sanremo con il Carlo Conti-bis è partito con ascolti tv record nella prima serata. Forse oltre le previsioni. Da uomo di pubblicità e spettatore... ti aspettavi un boom del genere?
"Innanzitutto, c'è da sottolineare che da quest’anno è cambiato il sistema di rilevazione dei dati degli ascolti, con l’introduzione a dicembre 2024 della Total Audience da parte di Auditel. In sostanza, le rilevazioni non tengono più soltanto conto degli spettatori della tv tradizionale, ma anche di coloro che guardano i programmi su dispositivi mobile, sulla smart tv e piattaforme di streaming online come RaiPlay. Una necessità visti ormai i diversi modi di fruizione del Festival così come di tutte le altre realtà televisive. Inoltre..."
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Inoltre?
"La proposta di Carlo Conti che ha voluto con sé Gerry Scotti e Antonella Clerici va a raggruppare tutti i target che sono spettatori dei programmi condotti normalmente dai tre conduttori. Un condensato di popolarità e simpatia e di rassicurazione a tutto tondo"
Quali sono stati gli ingredienti del successo di questa prima serata e cosa ti è piaciuto di più?
"Non so che cosa mi sia piaciuto, ma so che cosa ho notato. Lo chiamerei il Festival della Reincarnazione".
In che senso?
"Pippo Baudo si è reincarnato in Carlo Conti. I Ricchi e Poveri nei Coma Cose, Califano in Tony Effe. E Lucio Corsi è la reincarnazione di David Bowie. Il pezzo forte è la mancanza di hype, direi che il Papa e Jovannotti sono due brand parlanti di questa prima serata. E aggiungo una cosa sul Sanremo di Conti..."
Prego...
"Ha riavvicinato il festival alla tradizione “baudiana” che rendeva l’evento un fenomeno trasversale senza aree di rischio. La gente oggi ha bisogno di rassicurazione e il Festival di Sanremo è una parte della vita di tutte (tante) le persone. Viverlo è un po’ come festeggiare il Natale in famiglia. C'è un ultimo aspetto..."
Quale?
"Il rispetto dei tempi e non protrarre il programma allo sfinimento. Molto bello e giocato poi il dopo Festival di Cattelan, sembra veramente un salotto di amici e colleghi"
Carlo Conti è tornato all'Ariston dopo i 3 Festival consecutivi (2015/16/17) come hai visto la sua conduzione?
"Conti è un professionista serio e sicuro. Una condizione lineare senza eccessi con uno stile sobrio e collaudato che lo rende gradito a tutti. Certo, non c’è lo spettacolo ma una serie veloce di cantanti sul palco. Fiorello manca molto, è evidente"
Da uomo di comunicazione, un consiglio a Carlo Conti, cosa deve fare per cavalcare l'onda del successo sino alla finale?
"Non ce la farà a mantenere l’audience a questo livello. Ha sparato due jolly di calibro come Gerry Scotti e Antonella Clerici che gli garantiscono un target tradizionale. Non sarà facile. Ma siccome è un bravo professionista, dovrà evitare la retorica estrema e mantenere un tono empatico, anzi simpatico, anche attraverso ospiti inaspettati. Sennò diventa un Festival prevedibile. E la prevedibilità annoia. Servirebbe un caso Morgan-Bugo. Fantastico"
Parliamo dei cantanti, i 3 che ti hanno colpito di più dal punto di vista delle canzoni, dell'immagine e della comunicazione?
"La cosa che mi ha colpito di più è il trasformismo dei cantanti. Come a dire che il mezzo modifica il messaggio. Andare a Sanremo per qualcuno vuol dire anche cancellare i tatuaggi e vestirsi da angelo, cioè il contrario della trasgressione rappresentata fino a ora. Cristicchi e Brunori Sas per i temi affrontati, Achille Lauro per un canzone che consolida il suo ruolo di trasgressore romantico, Giorgia per la sua capacità tecnica e la sua storia. Interessante Lucio Corsi, un menestrello che sembra uscito dal passato"
Chiudiamo con un pronostico, secondo te chi vincerà Sanremo 2025?
"Fabrizio Corona dice Fedez, ma Giorgia sicuramente è una delle candidate. Cristicchi vincerà il premio della critica. Achille Lauro sarà nel podio. Ma il vero vincitore sarà la Rai. Che in realtà ha già vinto"