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Selvaggia Lucarelli: "Il mio amore tossico, 10 anni di violenza psicologica"

La prima litigata per il tappo dell’ammorbidente chiuso male, fino a ritrovarsi in ginocchio nella doccia per pulire le fughe delle piastrelle

Selvaggia Lucarelli si è confessata con Mara Venier su una relazione tossica avuta in passato che l'ha portata a subire dieci anni di violenze psicologiche da parte di un uomo con la mania del controllo. 

La giornalista ha raccontato di quando non era innamorata, ma malata, perché la storia sbagliata con un uomo ha creato una dipendenza affettiva che le ha fatto del male. L’aveva incontrato a Milano e credeva che fosse amore ma invece in pochi mesi si è trasformato in una relazione distruttiva, al centro della sua vita, che le ha fatto allontanare tutto il resto.

Si era completamente annullata, racconta la Lucarelli all'amica Mara Venier, viveva per avere le sue attenzioni e la sua approvazione. "Era molto affascinante e riservato, affermato nel campo lavorativo, aveva un Io esibito molto luccicante e un altro Io cupo".

E poi la prima litigata per il tappo dell’ammorbidente chiuso male, fino a ritrovarsi in ginocchio nella doccia per pulire le fughe delle piastrelle: “Ero incappata in un maniaco del controllo, tendeva a intaccare la mia autostima”.

Selvaggia Lucarelli ammette che era dipendente affettiva, mentre lui un narcisista, ma a quell'epoca la giornalista era nei 30 anni, aveva appena divorziato ed era madre single di un bambino piccolo, quindi in un momento di fragilità. Quella relazione malata è andata avanti per dieci anni, e altri dieci ce ne sono voluti per capire che era in atto una violenza psicologica. 

Poi la stessa Mara Venier ha rivelato di essersi riconosciuta nel racconto  dell'amica Selvaggia, perché in passato ha vissuto un amore malato di dipendenza.