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Sessualità, mamme e tabù: al via il nuovo progetto di Control

Il piacere femminile è ancora un tabù per il 32% delle donne, e la percentuale sale al 54% dopo la maternità: Control rompe il silenzio con un nuovo spot

Silvia Gioffreda (medica e consulente sessuale): “Educazione e comunicazione fondamentali per una sessualità più consapevole”

Si chiama “Happy Mothers’ Day”, ed è la coraggiosa (e provocatoria) campagna ideata da Control per lanciare un messaggio di “liberazione” del piacere femminile dai tabù che lo accompagnano. Come? Attraverso il potere comunicativo di 6 scatti di volti di mamme di tutte le età ritratte, con grande delicatezza, in un momento di piacere. Per dimostrare che la sessualità femminile non solo esiste, ma appartiene a tutte le età e le fasi della vita di una donna, maternità compresa.

Il tabù del piacere femminile è tutt’altro che superato: secondo un sondaggio condotto da Control su 486 donne, infatti, il 32% di loro pensa ancora con imbarazzo alla propria sessualità; una percentuale che sale addirittura al 52% - più di una donna su due - quando la parola “orgasmo” viene associata a “mamma”. E non va meglio quando la stessa domanda si pone agli uomini: se la percentuale è addirittura più bassa quando non si fanno riferimenti all’età (solo il 29% degli uomini ha difficoltà a pensare e parlare dell’orgasmo femminile), il dato si alza sensibilmente quando la sessualità che “imbarazza” è quella delle mamme (56%). Nell’immaginario comune, insomma, il sesso per una donna dura al massimo fino agli anta, e si dissolve completamente dopo la tappa della maternità a qualunque età arrivi.

“Il tabù esiste sia nelle donne che negli uomini, e ha tanto una radice “storica” quanto una “sociale”. Per secoli, temi come piacere e sessualità sono stati affrontati da un punto di vista prevalentemente maschile e quasi “demonizzati” quando associati alle donne. Il silenzio e l’imbarazzo che avvolgono l’orgasmo femminile oggi sono il risultato di un pregiudizio radicato dentro di noi, oltre che il frutto della comunicazione e dell’educazione che si fa (o meglio, che non si fa) intorno all’argomento - spiega Silvia Gioffreda, medica, consulente sessuale e autrice del libro "Un orgasmo alla volta. Guida al piacere per chiunque" - Per questo la comunicazione ha un ruolo decisivo. Il piacere femminile compreso quello delle mamme deve essere reso “normale” (inteso come cosa comune e socialmente accettata): normalizzare significa capire ed esplorare il proprio piacere, in modo libero, senza sentirci in difetto. Quando riusciremo a cambiare anni e anni di luoghi comuni su questo tema finalmente il piacere viaggerà libero nel corpo di chiunque”

E che il tabù esista lo dimostra proprio “Happy Mothers’ Day”: per la regola del paradosso, infatti, una campagna, nata per ridurre i pregiudizi intorno al piacere femminile e progettata per trovare il suo spazio in affissione, è stata rallentata proprio da una “censura” alimentata dallo stesso tabù che voleva combattere.

“La componente educativa verso una sessualità più consapevole e “normalizzata” è centrale nella comunicazione di Control: per questo, è stato proprio l’insight sul pregiudizio che circonda l’accostamento tra le parole “piacere” e “mamma” ad agire come punto di partenza per Happy Mothers’ Day, una campagna di comunicazione prima che di prodotto, nata con l’obiettivo di aprire una discussione intorno al tema e normalizzarlo, con eleganza e ironia - spiegano Federica Conte, Marketing Manager, di Control e Fabio Padoan, Chief Creative Officer di Together, agenzia che ha realizzato la campagna - Purtroppo proprio quel pregiudizio che volevamo combattere ha rallentato l’iniziativa: la campagna non è stata ritenuta idonea ad andare in affissione. E allora l’abbiamo trasformata in un progetto social, la cui diffusione sarà affidata alle persone: con ottimismo, speriamo di innescare un meccanismo di viralità spontaneo. Fino al giorno in cui iniziative come questa non saranno più necessarie”.