Sharp a Foxconn per 3,5 miliardi di dollari: il Giappone perde pezzi
Il gruppo vola a Taiwan
Un (ex) gioiello della tecnologia giapponese acquistato da un fornitore di componenti che vuole diventare grande. Foxconn sborsa 3,5 miliardi di dollari e conquista il controllo di Sharp grazie a una quota del 66%.
Si conclude così un'operazione discussa per mesi e che rappresenta la maggiore cessione di un gruppo giapponese a una società estera (Foxxcon ha sede a Taiwan).
Sharp è un marchio celebre per l'elettronica di consumo. Che però ha vissuto un quinquennio nero: dal 2011 a oggi ha bruciato 1000 miliardi di yen (7,6 miliardi di euro) e nei primi nove mesi dell'anno fiscale 2015-2016 ha registrato una perdita netta di 108,3 miliardi di yen (830 milioni di euro). La vendita quindi era l'unica strada per evitare il fallimento o lo smembramento.
Foxxcon è forse un brand meno conosciuto al grande pubblico, ma solo perché lavora nelle retrovie. Non ci sono smartphone o televisori con questo marchio, ma ci sono le mani dei suoi operari dietro l'assemblaggio di iPhone e altri dispositivi. Per Foxxcon, quindi, l'acquisto di Sharp potrebbe essere una porta aperta verso il salotto buono della tecnologia.