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Startup, rischio bolla e meno investimenti in vista
Occhio alla bolla. Il 73% dei fondatori di startup pensa che scoppierà presto. Lo afferma una ricerca condotta da First Round Capital. Un'indicazione che sembra corrispondere alle prospettive di investimento: La totalità degli startupper (il 95% nei seed, il 97% per il round A e il 99% per i late stage) è convinta che, nei prossimi anni, ottenere un finanziamento da un venture capital sarà più difficile.
Eppure, l'ottimismo resta: 8 startup su 10 sono convinte che il loro prossimo round sarà più sostanzioso dell'ultimo. È questo lo “Stato delle startup” nel 2015. Gli intervistati sono 500. Troppo pochi per individuare una tendenza certa. Ma un numero abbastanza significativo per rappresentare un indizio di quel che sarà.
I dati del report non si fermano qui. Colpisce, ad esempio, una totale incertezza nei confronti del mondo della borsa. Nella scelta tra “più”, “meno” o “stessa quantità” di Ipo, gli startupper si sono divisi in tre gruppi quasi identitici.
Bitcoin e wearable sopravvalutati
La bolla, informativa ancor prima che economica, non è uniforme. Ci sono (molti) settori che sono sotto i riflettori molto più di quanto meriterebbero. È il caso – secondo l'indagine – di wearable e bitcoin. Ma anche di realtà virtuale, sharing economy, droni, on demand e internet of things. Al contrario, i settori che meriterebbero più spazio di quello attuale sono veicoli senza conducente e mobile. Già, il mobile, nonostante la crescita esponenziale, è tuttora il settore più sottovalutato. Il che la dice lunga sul suo potenziale.
Elon Musk sbaraglia Zuckerberg e Bezos
Infine una nota sull'eroe dei giovani imprenditori. Jeff Bezos e Mark Zuckerberg si fermano al secondo e terzo posto. Larry Page è giù dal podio. A sbaragliare la concorrenaza è mr Tesla, Elon Musk. Per lui è stato un plebiscito: è un modello per un intervistato su quattro.