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Uber, sale a bordo Rupert Murdoch con una quota di minoranza

Rupert Murdoch sale a bordo di Uber. Non è il primo investimento in startup. Ma i precedenti non sono positivi

Rupert Murdoch sale a bordo di Uber. Strana coppia quella tra Travis Kalanick e lo Squalo, tra uno startupper e un navigatissimo magnate dei media.

Murdoch, secondo quanto riporta ReCode, sarebbe entrato con una quota di minoranza non quantificata. La spesa però sarebbe comunque notevole. Perché Uber ha attirato 11 miliardi di dollari in round d'investimenti e vale circa 62,5 miliardi. In pratica, anche solo per conquistare lo 0,5% del capitale, servirebbero 300 milioni di dollari.

C'è da chiedersi se sia un investimento fruttuoso. L'esperienza non fa certo difetto a Murdoch, ma il dubbio è lecito. Perché il magnate, abilissimo con giornali (Wall Street Journal) ed emittenti televisive (Fox News), ha in passato preso delle cantonate con le startup. Per sua stessa ammissione, l'acquisizione di MySpace fu “un grande errore”. Sarebbe stato difficile affermare il contrario: il social network, comprato nel 2005 per 580 milioni di dollari, sarebbe stato venduto per 35. Un fallimento.

L'ampiezza, per ora segreta, della quota non è un dettaglio. Sarebbe un indizio di quello che Murdoch vuole fare con Uber. Una partecipazione più consistente potrebbe significare un ingresso più stabile del tycoon. Una più piccola potrebbe invece essere una mossa da rider. Uber, infatti, non è ancora quotata. E la valutazione potrebbe salire ancora a ridosso dell'Ipo. Per poi rivendere poco dopo, perché la vita degli unicorni in borsa non è semplice.