Medicina
A ottobre non cadono solo le foglie ma pure i capelli dalla testa
I consigli degli esperti per combattere la perdita
In autunno, una perdita più abbondante dei capelli non deve allarmare: è un fattore stagionale, del tutto fisiologico e legato in parte ai cambiamenti di luce e temperatura e in parte ai danni prodotti dal sole sui capelli durante l’estate.
Ma quando il problema persiste o raggiunge dimensioni fuori controllo ( contare, se se ne ha voglia, da 550 a 100 capelli nel lavandino la mattina è normale), il primo passo è indagare le cause che hanno scatenato il fenomeno.
I consigli degli esperti per difendere i capelli in autunno
Alla base di un indebolimento della chioma c’è spesso una carenza nutrizionale: diete drastiche, squilibrate e carenti di nutrienti sono tra i più noti imputati nella lotta alla caduta dei capelli.
“Quando l’alimentazione è poco variata e scarsa, i capelli appaiono opachi, fragili e deboli”, spiega il prof. Michele Carruba, nutrizionista e direttore del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità dell’Università di Milano e tra i professionisti coinvolti nel progetto ObeCity di SG company per contrastare il fenomeno dell’obesità.
“Per la salute dei capelli-suggerisce Carruba-è importante che nella dieta siano presenti carboidrati, proteine e grassi, e microelementi, tra cui le vitamine e i sali minerali”.
Più nel dettaglio,come spiega il dott. Fabio Rinaldi, tricologo e direttore del laboratorio di ricerca HMAP di Giuliani, “Sulla nostra tavola non possono mancare cereali, pesce, carne e uova, ricche di taurina, ornitina e niacina. E ancora, cavoli, broccoli, spinaci, pomodori, albicocche e agrumi, tutti ricchi di flavonoidi, capaci di stimolare la funzionalità della rete vascolare dei bulbi. Mentre i frutti rossi, il vino rosso e il tè contengono i polifenoli, che sono antiossidanti e proteggono il follicolo. Infine ci sono l’olio extravergine di oliva, fonte di acido oleico, e la frutta secca, ricchissima di acido linoleico, che agisce come inibitore di un enzima correlato alla caduta dei capelli”.
I consigli degli esperti per difendere i capelli in autunno
Ma se è vero che quello che mangiamo influisce sulla bellezza dei capelli, meno risaputo è che è ormai dimostrata una stretta correlazione tra la dieta e la comparsa di alcune vere e proprie patologie di cuoio capelluto e capelli, come l’alopecia areata, una malattia che si manifesta con perdita improvvisa e circoscritta dei capelli.
“Abbiamo recentemente pubblicato uno studio-prosegue il dott. Rinaldi-nel quale dimostriamo, dati alla mano, che un’alimentazione equilibrata ha un impatto sulla salute del microbioma cutaneo dello scalpo, responsabile del benessere e della salute della chioma”.
Ma il cibo ha un suo ruolo non solo nella prevenzione dell’alopecia, ma anche della seborrea e della dermatite seborroica, che traggono grande beneficio dall’introduzione di omega 3, contenuti nel pesce e la frutta secca, acidi grassi, i minerali e la vitamina D. Queste ultime sono un toccasana per la salute della chioma e si trovano soprattutto nella frutta e nella verdura.
“In particolare il gruppo B, presente nelle uova, nei legumi, nei latticini, nei vegetali verdi, nelle farine integrali, è efficace per rendere le ciocche più lucide e rinforzare la cheratina-consiglia il nutrizionista Carruba-
Se, invece, alla base della perdita dei capelli ci sono patologie, come l’alopecia androgenetica o altre forme di caduta dei capelli, e ancora quando intervenire sull’alimentazione non è sufficiente, ed il problema si è già manifestato, alla dieta può essere utile associare trattamenti da fare in ambulatorio medico.
“Tra le soluzioni ad oggi più efficaci nel trattamento della caduta dei capelli troviamo Bio Hair- spiega il prof. Sergio Noviello, direttore della Sergio Noviello Cosmetic surgery & BAT Centre-una biorivitalizzazione che viene effettuata sul cuoio capelluto allo scopo di rinforzare i capelli e stimolarne la ricrescita. Il protocollo prevede un ciclo di quattro sedute di PRP (plasma arricchito di piastrine), alternate a quattro sedute di acido ialuronico combinato con fattori di crescita, polinucleotidi, aminoacidi, vitamine, acidi grassi, flavonoidi, antiossidanti”.
Anche i capelli hanno bisogno di nutrimento, esiste un’innovativa tecnologia nel trattamento dell’alopecia androgenetica e areata in grado di creare PRP (plasma ricco di piastrine) autologo, di ultima generazione. “Una metodologia a circuito chiuso, brevettata- spiega il dott. Fabio Caviggioli direttore sanitario di Juneco City Life Milano- per la preparazione di PRP mediante lettore ottico che consente di ottenere un preparato ad elevata concentrazione piastrinica, più efficace del PRP ottenuto da provetta.
Il numero dei pazienti affetti da alopecia che si affida agli specialisti è in continuo aumento, così come l’esigenza di risultati efficaci e duraturi. “Grazie al trapianto robotizzato Artas- spiega Jonatann Gatti tricologo presso Juneco - è possibile garantire ai pazienti assenza di cicatrici lineari, alto tasso di attechimento, ricrescita omogenea e recupero veloce. La tecnologia si avvale di un braccio robotico che esegue estrazione e creazione dei siti di impianto. Le telecamere del braccio robotico analizzano l’area donatrice 60 volte al secondo per identificare le unità follicolari migliori da prelevare per non determinare una visibilità del prelievo e le preleva in un modo più delicato in modo da ottenere un grado di attecchimento più elevato. Le telecamere analizzano l’area di impianto in modo da creare i siti d’innesto in modo più uniforme e da non danneggiare eventuali capelli sani presenti e quindi garantire una ricrescita regolare e naturale”.
Ed allora, dopo tutti questi suggerimenti di super esperti,non ci sono più scuse per non difendere anche in autunno i propri capelli.