Allergie: in arrivo nuovo test per svelarle da una goccia di sangue
Nuova generazione di test allergologici non invasivi per bambini per capire in pochi minuti se i piccoli pazienti soffrono di qualche forma allergica
Allergie cutanee, respiratorie e alimentari: in arrivo test per svelarle da una goccia di sangue
Sta per nascere una nuova generazione di test allergologici non invasivi per bambini. Attraverso l’esame di una goccia di sangue sarà possibile capire in pochi minuti se i piccoli pazienti soffrono di qualche forma allergica. Il progetto, chiamato 'IntegrAL', è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Bologna ed è ancora in via sviluppo ma promette bene.
Allergie nei bambini: test per rilevare tutti i tipi di allergie grazie a speciali microchip
Le risposte allergiche nascono da una reattività eccessiva del nostro sistema immunitario scatenata dal contatto con una sostanza esterna chiamata allergene. Che siano pollini, specifici alimenti o particolari composti chimici, ad allergeni diversi corrispondono risposte immunitarie diverse. In un modo o nell'altro, i globuli bianchi si mettono al lavoro provocando infiammazioni nei tessuti interessati. Tracce di queste infiammazioni, però, possono restare presenti sia nelle mucose respiratorie che nel sangue anche quando i sintomi sembrano ormai assenti, rendendo così difficile per il medico tenere sotto controllo il quadro clinico del paziente. La nuova tipologia di test su cui stanno lavorando i ricercatori sfrutta in chiave tecnologica questo fenomeno grazie a speciali microchip su cui vengono inserite particolari molecole che riconoscono le integrine, cioè le proteine che determinano la capacità delle cellule del sistema immunitario di aderire o meno a diversi tessuti.
Test allergici nei bambini: come funzionerà la nuova generazione di test
L'obiettivo del progetto è dar vita a una nuova generazione di test allergologici rapidi, efficienti, economici e non invasivi. Per attivarli basterà una goccia di sangue e grazie al loro
particolare funzionamento permetteranno una personalizzazione della terapia allergica basata sulla reale presenza di infiammazione anche non clinicamente rilevante. "Grazie alla diversa adesione mostrata da ciascun tipo di cellula, queste potranno essere separate e quantificate sul microchip", spiega Luca Gentilucci, docente dell'Università di Bologna e coordinatore del progetto di ricerca. "In questo modo, sul chip si formeranno pattern diversi di cellule a seconda delle diverse forme allergiche". E interpretando questi pattern, sarà possibile valutare l'andamento della malattia.
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