Alzheimer, una buona dieta aiuta il cervello... ma non basta
Chi segue una dieta sana vive meglio, ma l'alimentazione non basta ad evitare che il cervello si ammali di demenza
di Paola Serristori
Chi segue una dieta sana vive meglio, ma l'alimentazione non è sufficiente ad evitare che il cervello si ammali di demenza. E' quanto hanno concluso i ricercatori di German Center for Neurodegenerative Diseases, Bonn, Faculty of medicine, University of Bonn, Department of Psychiatry and Psychotherapy, University of Bonn, insieme ai colleghi di Leipzig e Colonia dopo aver studiato per sei anni i casi di 2224 persone sane (HC), 447 con decadimento cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI), e 67 con una diagnosi di demenza in fase d'esordio nell'Alzheimer (AD), campione già reclutato per lo studio sulla demenza AgeCoDe study su settantacinquenni ed oltre seguiti da medici generici in Germania. Equipe di psicologi hanno ricostruito la dieta attraverso questionari su otto alimenti che hanno proprietà riconosciute sulla salute cognitiva. Successivamente i risultati sono stati raggruppati in tre regimi alimentari: il primo caratterizzato dall'assunzione di vino bianco o rosso, il secondo da olio d'oliva, pesce, e tè verde, il terzo da carne, frutta, e caffè. Chi aveva adottato seriamente il secondo aveva avuto più basse probabilità di ritrovarsi nel gruppo con demenza provocata dall'Alzheimer. Tuttavia, durante i sei anni di osservazione 311 individui hanno sviluppato demenza. Un ulteriore studio approfondirà la frequenza e le porzioni assunte per confermare l'associazione tra salute del cervello ed olio d'oliva, pesce, tè verde.