Medicina

Calvizie, a che età si perdono i capelli? Tutti i dati aggiornati

a cura di Redazione

Le statistiche più recenti sul fenomeno, molto diffuso, dell'alopecia androgenetica: tra i rimedi possibili il trapianto è quello più in crescita

Come capire se si diventerà calvi?

Non è semplice rispondere a questa domanda, poiché la calvizie è un fenomeno multifattoriale e l'evoluzione della stessa varia moltissimo da soggetto a soggetto. Tuttavia, ci sono dei segnali da non sottovalutare: se si notano dei capelli più sottili del normale, oppure se si verifica un cambiamento dell'attaccatura, o ancora se si notano chiazze di calvizie rotonde o irregolari sul cuoio capelluto, probabilmente la calvizie è già in atto, sebbene di solito l'evoluzione sia lenta.

Riguardo la velocità con cui si perdono i capelli, le differenze dipendono spesso dal tipo di alopecia da cui si è colpiti:

  • L'alopecia precoce, che si manifesta subito dopo la pubertà e porta a perdere i capelli già verso i 20/25 anni.
  • L'alopecia ad evoluzione lenta, che si manifesta in modo graduale e può colpire a partire dai 30 anni, continuando ad aggravarsi fino ai 50 anni e oltre.

È utile sapere che il ciclo di vita del capello varia dai 2 ai 7 anni e che prevede un'alternanza di 3 fasi: crescita, riposo e caduta. Quindi è normale che i capelli cadano, ma i problemi si verificano quando questo ciclo si accorcia e per varie cause più follicoli si trovano nella fase di caduta, con il risultato di perdere un numero notevole di capelli e avere così delle zone scoperte sul cuoio capelluto.

Solo un esame attento e un'analisi genetica del capello consente di capire da quale tipo di calvizie si è colpiti e che evoluzione avrà. Per questa ragione le soluzioni non sono mai uguali per tutti, ma devono tenere conto delle singole caratteristiche dell'individuo.

Cosa fare se si è colpiti da calvizie

La volontà di recuperare la propria capigliatura e di ritrovare il piacere di una chioma sana e folta porta sempre più persone a fare una scelta per contrastare la calvizie: in molti casi si tratta del trapianto, e l'età media in cui viene richiesto, in Italia, è di 37 anni. Ciò può voler dire che, in molti casi, si tratta di alopecia androgenetica e che si cerca di intervenire prima che la situazione si aggravi e si verifichi una calvizie pressoché completa.

Prendersi cura dei propri capelli e cercare soluzioni anti-caduta è un'esigenza comune, probabilmente destinata a crescere nei prossimi anni, perché grazie all'innovazione tecnologica e allo sviluppo di rimedi personalizzati per ogni tipo di calvizie, non è più necessario rassegnarsi alla caduta e rinunciare ad avere tanti capelli folti e robusti.