Medicina
Colesterolo alto, dieta settimanale: ecco l'elemento essenziale per abbassarlo
Una dieta sana, bilanciata a povera di grassi è l'unico strumento insieme all'esercizio fisico per abbassarlo senza farmaci
Colesterolo alto, dieta settimanale: i ricercatori britannici hanno individuato l'elemento principe per ridurre i grassi cattivi
Il colesterolo alto è un disturbo piuttosto subdolo. Dato che non si presenta con sintomi evidenti infatti in molti non sanno di averlo. Il problema è che il colesterolo alto può portare a malattie anche davvero serie come ictus e infarto. Un eccesso di grassi cattivi nel sangue (colesterolo LDL) favorisce la formazione delle cosiddette placche aterosclerotiche che influiscono negativamente sulla capacità di trasporto e ossigenazione del sistema cardiocircolatorio. L'alimentazione è lo strumento più efficace per combattere questa malattia. Qual è quindi la colesterolo alto dieta settimanale? Gli esperti hanno identificato un elemento fondamentale per ridurre i grassi cattivi che proprio non può mancare in ciò che consumiamo ogni giorno.
Colesterolo alto, dieta settimanale: cosa non deve mancare a tavola per abbassarlo
Il colesterolo alto secondo Heart UK nasce dal fatto che i recettori LDL delle cellule del fegato, la cui funzione è quella di assimilare tale sostanza, non riescono a funzionare correttamente e quindi i lipidi "cattivi" si accumulano nel sangue. I grassi saturi, che si trovano soprattutto nei prodotti di origine animale, sono quindi banditi dalla dieta. Il direttore medico di Healthspan, Sarah Brewer, ritiene invece che i grassi insaturi aiutino a ridurre i livelli di colesterolo alto. Per questo consiglia una dieta a base vegetale integrata con pesce come sgombro e salmone. Anche altri prodotti con un condimento oggi poco usato in cucina sono ugualmente utili a combattere questo disturbo. In primavera poi si possono integrare alcune vitamine per migliorare la salute.
"I nutrizionisti ritengono che uno dei motivi per cui le persone nei paesi mediterranei, come la Grecia e l’Italia meridionale, hanno un tasso di malattie cardiache molto più basso rispetto a quelli dei Paesi del nord Europa, come il nostro, . sottolinea l'esperta - è perché la tipica dieta mediterranea è ricca di grassi monoinsaturi mentre la nostra è ricca di grassi saturi".