Medicina

Diabete, mozione Senato ridurrà complicazioni per i bimbi per i diabetologi

Diabete, mai più bimbi a scuola senza assistenza: sì del Senato alle mozioni. Diabetologi contenti. Farmaci a scuola, cosa cambia

Diabete, mozione Senato ridurrà complicazioni per i bimbi per i diabetologi


"Siamo disponibili e ben felici di collaborare in un eventuale percorso di formazione del personale scolastico perché un bambino che non assume correttamente l'insulina può avere serie complicanze sia a breve che a lungo termine". Parla il presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) Giorgio Sesti sullla notizia dell'approvazione da parte dell'Aula del Senato, di due mozioni che hanno l'obiettivo di facilitare la somministrazione di farmaci in orario scolastico a bambini con patologie croniche come il diabete 1.


Diabete, bimbi a scuola con assistenza. Farmaci a scuola: svolta Senato


Via libera del Senato alla mozione bipartisan, a prima firma di Luigi D'Ambrosio Lettieri (Cor), sulla gestione del diabete e la somministrazione dei FARMACI a scuola. Il documento ha trovato in aula la quasi unanimità di consensi. Una svolta: impegna il Governo a "valutare, promuovere e sostenere ogni iniziativa utile a una appropriata gestione del diabete a scuola, garantendo la continuità terapeutica in orario scolastico e la somministrazione dei FARMACI; procedere quanto prima all'assunzione dell'atto definitivo delle Linee guida per la somministrazione dei FARMACI a scuola, stilate dal Comitato paritetico nazionale per le malattie croniche e la somministrazione dei FARMACI, in modo che possano essere recepite e attuate in via definitiva da tutte le regioni".


SANITA': DIABETE, SI' SENATO A MOZIONE BIPARTISAN SU FARMACI A SCUOLA. ECCO LA SVOLTA


E ancora, si impegna il Governo a "consentire, come previsto dall'articolo 4 del decreto direttoriale n. 14 dell'11 settembre 2012, che il Comitato paritetico nazionale vigili sull'attuazione del documento di indirizzo da parte delle Regioni e sul successivo monitoraggio finalizzato alla valutazione dei risultati ottenuti e delle eventuali criticità emerse". La questione non è di poco conto. Nell'anno scolastico 2013/14 sono state 2.911 le scuole primarie e secondarie di primo grado (15% del totale) che hanno ricevuto almeno una richiesta di somministrazione di FARMACI per continuità terapeutica, per un ammontare complessivo di ben 5.816 richieste, +10% rispetto all'anno scolastico precedente.


FARMACI, LA SOMMINISTRAZIONE A SCUOLA. I DATI


Nelle scuole primarie, la richiesta di somministrazione di FARMACI è risultata pari al 71% delle richieste complessivamente pervenute: in particolare sono stati registrati valori superiori al 20% in Emilia Romagna e Lombardia, e valori inferiori al 4% in alcune regioni meridionali. "C'è un serio problema di formazione e informazione per incidere sulla prevenzione", afferma d'Ambrosio Lettieri . Nella mozione si richiamano, sostanzialmente, tutti gli attori alla necessità di definire un piano condiviso di accoglienza che, attraverso la diffusione delle conoscenze sulla patologia, possa creare "le premesse per avvicinare il più possibile a una condizione di normalità la permanenza dei piccoli diabetici a scuola, in tutta sicurezza. Di particolare rilievo il ruolo attribuito al personale scolastico, che diventa parte del percorso assistenziale del bambino".


Sanità: diabetologi, mozione ridurrà complicanze diabete bimbi


"Siamo disponibili e ben felici di collaborare in un eventuale percorso di formazione del personale scolastico perche' un bambino che non assume correttamente l'insulina puo' avere serie complicanze sia a breve che a lungo termine". Lo ha detto il presidente della Societa' Italiana di Diabetologia (SID) Giorgio Sesti commentando la notizia dell'approvazione da parte dell'Aula del Senato, di due mozioni che hanno l'obiettivo di facilitare la somministrazione di farmaci in orario scolastico a bambini con patologie croniche come il diabete 1. "I bambini con diabete di tipo 1, come tutti i loro coetanei, - precisa Sesti - passano a scuola la maggior parte del tempo, e nell'arco dell'orario scolastico devono effettuare almeno una delle quattro somministrazione di insulina giornaliere. Se non lo fanno vanno incontro a crisi di iperglicemia. Allo stesso tempo se fanno un po' piu' di moto del previsto possono andare incontro a ipoglicemia, che puo' provocare tachicardia, stordimento ma anche crisi che possono provocare persino il coma". Somministrare insulina e conoscere la malattia diabetica aiuta ad evitare questi episodi ma e' necessaria la collaborazione del personale scolastico. "Il compito, ci teniamo a tranquillizzare non richiede una preparazione infermieristica ne' medica specifica, bensi' una corretta formazione sulla gestione della malattia. Se la mozione sara' trasformata in un atto governativo, garantira' la continuita' terapeutica tra ambiente familiare e scolastico". Il fatto, sottolinea, e' che "esiste una barriera nella scuola che nasce da una semplice non volonta' di essere educati a gestire quel minimo di emergenza dell'eventuale rischio di ipoglicemia nel corso del trattamento insulinico e cio' crea una discriminazione gravissima". In realta', spiega Sesti, "ci sono semplici atti per riconoscere l'ipoglicemia nel bambino, stando ad esempio attenti al fatto che presenti sudorazione o confusione. In questo caso, l'azione immediata e' la somministrazione di zucchero o, nelle forme piu' severe, di una iniezione di glucagone intramuscolo"