Diete iposodiche: poco sodio nella dieta aiuta contro insufficienza cardiaca?
Le diete a basso contenuto di sodio sono consigliate per una grande quantità di disturbi ma hanno davvero benefici sull’insufficienza cardiaca?
Diete iposodiche: esiste davvero una relazione tra insufficienza cardiaca e dieta con poco sodio
Nonostante numerosi studi abbiano messo in discussione l'utilità delle diete iposodiche, negli ultimi anni la maggior parte dei medici continua a raccomandarle. Ma per quanto riguarda la relazione tra dieta a basso contenuto di sodio e insufficienza cardiaca, esiste davvero una quantità sufficiente di prove?
Dieta iposodica e malattie del cuore: cos’è l’insufficienza cardiaca
L'insufficienza cardiaca o scompenso si verifica quando il cuore non riesce a pompare sangue a sufficienza per nel corpo. Ne soffre circa il 5% della popolazione in Italia anche se in forma asintomatica.
L’insufficienza cardiaca o scompenso cardiaco può manifestarsi anche in forma cronica e per molte persone l’instaurarsi di una patologia come questa può diventare fatale.
Dieta iposodica e ipertensione: fattori di rischio dell’insufficienza cardiaca
Uno dei maggiori fattori di rischio dell’insufficienza cardiaca è l'ipertensione.
L’ipertensione cronica può costringere il cuore a lavorare troppo a lungo nel tempo, indebolendolo e portando all’instaurarsi di una condizione di sofferenza per il cuore che evolve nello scompenso. Il trattamento di questa patologia del cuore di solito comporta il tentativo di rafforzare le contrazioni del muscolo cardiaco con farmaci, o di ridurre il volume del sangue con l’assunzione di farmaci come i diuretici o limitando l'assunzione del sale.
Dieta per insufficienza cardiaca: studi su riduzione del sodio nella dieta e malattie del cuore
Di recente alcuni ricercatori hanno preso in esame tutti gli studi randomizzati che sostenevano la necessità di una riduzione dell'apporto di sodio nella dieta per trattare l'insufficienza cardiaca. Sono stati analizzati circa nove studi che avevano coinvolto 479 pazienti.
Dalla macro analisi è emerso che non esistono dati o prove sufficienti per affermare che la restrizione del sale riduca la mortalità o le malattie del cuore. Di quattro studi ambulatoriali, due non hanno mostrato alcun miglioramento nella funzione cardiaca, e due lo hanno fatto. Certo l’analisi ha preso in considerazione solo una minuscola quantità di dati ma sono comunque degni di considerazione.
Dieta a basso contenuto di sodio e scompenso cardiaco. I risultati di una ricerca americana
Un altro studio americano ancora in corso ha preso in esame un campione di 1.000 persone che seguono una dieta iposodica - circa 1.500 mg al giorno come raccomanda l'American Heart Association per la maggior parte degli adulti. I risultati relativi alla relazione tra dieta a basso contenuto di sodio e scompenso cardiaco non hanno prodotto prove inconfutabili. Il rischio è proprio quello di enfatizzare l’esclusione del sale dalla dieta quotidiana a scapito di altre misure dietetiche più importanti.
Quali sono dunque gli effetti dell’assunzione di sodio e di potassio sulla salute?
Anche qui i pareri sono discordanti. Secondo alcune fonti, una bassa assunzione di sodio "molto probabilmente riduce" la pressione sanguigna. Secondo altri, ha anche un’alta assunzione di potassio molto probabilmente ha lo stesso effetto, perché consumare più potassio serve anche ad eliminare il sodio nelle urine. Ovviamente, anche l'eccesso di potassio ha i suoi rischi e qualsiasi importante cambiamento nella dieta dovrebbe sempre essere discusso con un medico.
In mancanza di prove concrete, potremmo seguire uno stile di vita più salutare in generale, pur riconoscendo che le persone che consumano grandi quantità di sodio potrebbero anche trarre beneficio da una riduzione dello stesso.
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