Medicina

Donatore di sangue, giornata mondiale. Come e perché donare il sangue

Giornata mondiale del donatore di sangue: al Gemelli un'app per gestire donazione sangue

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Giornata mondiale del donatore di sangue, come e perché donare il sangue


"Dona sangue. Dona adesso. Dona spesso”. È il motto dell’Oms scelto per la Giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra il 14 giugno. Donare sangue può salvare una vita.


Giornata mondiale del donatore di sangue, come e perché donare il sangue - Al Gemelli un'app per gestire donazione sangue


Un'app per facilitare la donazione di sangue. In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebra oggi, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanita' intitolata "Che cosa puoi fare? Dona sangue. Dona ora. Dona spesso", l'Associazione "Gruppo Donatori di Sangue Francesco Olgiati" Onlus in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, lancia l'applicazione "Donatori Olgiati" per smartphone al fine di facilitare la donazione di sangue ai propri donatori, ma non solo. Si tratta di un sistema multi-piattaforma (sito web, app android, app iOS) che consente di gestire principalmente le donazioni attraverso funzionalita' accessibili sia da sistemi mobili grazie all'utilizzo dell'app dedicata, che da qualsiasi web browser. Questa nuova applicazione permette di promuovere, prenotare e gestire al meglio tutte le attivita' legate alla donazione di sangue e di emocomponenti e mette in contatto le diverse figure che quotidianamente supportano i pazienti ricoverati presso il Policlinico Gemelli. Le funzionalita' messe a disposizione consentono al donatore periodico di effettuare una prenotazione in uno dei punti di raccolta previsti, indicando la data e la fascia oraria desiderata, e di accedere all'archivio di tutte le donazioni effettuate nel tempo presso il Gemelli e consultare tutti i messaggi inviati dall'amministratore del sistema. Il donatore non ancora registrato, puo' effettuare un primo accesso inserendo i dati anagrafici richiesti. Una mail di conferma di avvenuta registrazione sara' inviata al donatore con le credenziali di accesso. Vi sono anche funzioni dedicate esclusivamente all'amministratore di sistema che ha la possibilita' di gestire l'intera banca dati, contenente tutte le anagrafiche dei donatori, inviare email o notifiche su app.


Giornata mondiale del donatore di sangue, come e perché donare il sangue - Piemonte in testa a regioni per donazione di sangue


Donazioni di sangue in Piemonte a quota 250mila nel 2016. Ed è la prima regione in Italia nella classifica dei donatori di sangue con una contribuzione del 32%. Lo ha sottolineato, in occasione della Giornata Mondiale del donatore di sangue, l'assessorato alla Sanita' della Regione Piemonte. Per quel che concerne la donazione del sangue, la Rete trasfusionale regionale e' in grado di dare risposta alle necessita' intra-regionali e nel contribuire all'autosufficienza nazionale. L'assessore alla Sanita' della Regione Piemonte, Antonio Saitta ha ringraziato i volontari, i donatori e il personale che contribuisce con il lavoro a rendere possibile il primato del Piemonte, consolidato da anni, nel campo della donazione. In occasione della Giornata Mondiale del donatore di sangue, rivolge un appello a tutti i cittadini ad incrementare le donazioni, soprattutto con l'avvicinarsi dei mesi estivi, che sono tradizionalmente quelli nei quali e' maggiore il fabbisogno di sangue. Si raccomanda, pertanto, a coloro che intendono donare il sangue di raccordarsi con i servizi trasfusionali e con le associazioni e le federazioni dei donatori.

Giornata mondiale del donatore di sangue, come e perché donare il sangue -  Salute, sangue: Italia autosufficiente ma servono donatori giovani

Il 14 giugno è la Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per aumentare la consapevolezza della necessità di sangue e di emoderivati e anche per ringraziare i donatori di sangue per il loro gesto a favore di quelle persone che hanno bisogno di terapie trasfusionali. Quest'anno la campagna ha lo slogan 'Cosa sai fare? Dona il sangue. Dona adesso, dona spesso'. Le immagini mostrano quattro persone, di origini diverse (europea, mediterranea, africana ed asiatica) ritratte su uno sfondo che richiama le principali emergenze del proprio territorio. La scelta è caduta sulle necessità trasfusionali in caso di emergenza. Il sangue, infatti, è una risorsa fondamentale non solo per trattamenti programmati e interventi urgenti, ma è anche vitale per curare i feriti in caso di emergenze di ogni tipo (calamità naturali, incidenti, conflitti armati, ecc). L'accesso sicuro in quantità sufficiente al sangue e agli emoderivati è un elemento fondamentale di un sistema sanitario efficace. Ma in molti paesi i servizi trasfusionali devono affrontare la sfida di rendere il sangue sicuro e accessibile per tutti.

"In Italia la terapia trasfusionale rientra tra i Livelli Essenziali di Assistenza e grazie alla presenza di 1milione e 700mila donatori volontari il nostro paese è un esempio a livello internazionale - spiega Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas (Federazione Italiana Associazioni donatori di sangue). Tuttavia occorre mantenere l'autosufficienza di sangue faticosamente raggiunta negli ultimi dieci anni. Quanto FIDAS aveva indicato con lo studio realizzato cinque anni fa, in collaborazione con la Fondazione Censis, si sta progressivamente verificando: l'invecchiamento della popolazione richiede un costante turn over di nuovi volontari del dono; inoltre occorre tenere costantemente sotto controllo l'effettivo consumo di emocomponenti e medicinali plasmaderivati del Paese. Per questo è necessario lavorare per migliorare un quadro che complessivamente si presenta positivo, ma che necessita dell'impegno costante da parte di tutti gli attori del sistema sangue. Tra gli obiettivi per il prossimo futuro, il rafforzamento della donazione volontaria, periodica, responsabile e non remunerata, la fidelizzazione dei donatori, la flessibilità della donazione in relazione ai bisogni programmati e, soprattutto, il coinvolgimento dei giovani".