Medicina

Fumo, Scohre: “Puntiamo su riduzione del danno”

Scohre: “Quando non si riesce a non fumare, passare a prodotti meno pericolosi ha un effetto positivo sulla salute di molti fumatori”

Si è concluso il convegno 'The Scientific Summit on Tobacco Harm Reduction' promosso dall'Università di Tessalonica e dall'Università di Patrasso in Grecia. Nasce Scohre, società scientifica mondo su alternative a sigarette.

"In un'era di progresso sempre più accelerato e di innovazioni tecnologiche sempre più avanguardistiche emergono nuovi approcci basati su alternative potenzialmente più sicure delle sigarette per i fumatori che per varie ragioni non riescono a smettere. Questa categoria di fumatori non deve essere abbandonata dalle politiche sul controllo del tabacco. Quando non si riesce a non fumare, passare a prodotti meno pericolosi ha un effetto positivo sulla salute di molti fumatori".

È questo il cuore del manifesto costitutivo della Scohre, la prima società internazionale di oltre 55 esperti del settore costituitasi ufficialmente oggi al termine del 3° Summit Internazionale sulla Riduzione del danno. Secondo gli esperti le strategie per il controllo del fumo dovrebbero essere includere maggiormente il concetto di riduzione del danno, che comprende l'utilizzo di tutto lo spettro di prodotti, dalle e-cig ai dispositivi che scaldano il tabacco senza bruciarlo, ora sul mercato. "Nel caso delle sigarette - ha sottolineato durante il summit David Sweanor, dell'università di Ottawa -, sappiamo da decenni che il fumo è mortale, e che le persone fumano per colpa della nicotina ma muoiono per colpa del fumo. Da questo deriva un potenziale per le persone che cercano la nicotina di rivolgersi ad altri prodotti meno pericolosi. La tecnologia esiste, e ci sono esempi, come in Norvegia, Islanda e Giappone, dove la transizione verso prodotti non combustibili è già avvenuta".

Rischio ridotto: dallo Snus norvegese alla nuova legislazione approvata in Grecia

Nelle politiche di controllo e riduzione del tabacco "non può esserci un'unica strada che punta al rigore" nei confronti del consumatore ma occorre costruire a livello globale "una nuova strategia che coinvolga le scelte di salute pubblica". Le nuove possibilità offerte in questo cambio di paradigma, compresi i dispositivi a rischio ridotto, sono state al centro di una sezione del convegno scientifico.

La Grecia ha recentemente approvato una nuova legge che differenzia ulteriormente i prodotti senza combustione da quelli convenzionali.

Andrzej Fal, presidente della Società di Salute pubblica polacca, nel suo intervento ha sottolineato che "dobbiamo dare una seconda opzione a chi vuole smettere e i dispositivi a rischio ridotto possono aiutarci e possono avere un impatto anche dal punto di vista economico sui costi correlati alle comorbidità del fumo". Karl Lund, ricercatore dell'Istituto di Salute pubblica norvegese, ha riportato il caso dello 'snus', il tabacco da masticare molto usato nei paesi Scandinavi e che ha dato risultati come alternativa per smettere con il fumo. "L'ingresso dello 'snus' in Norvegia ha ridotto il consumo di sigarette nella fascia d'età tra 16 e 30 anni - ha sottolineano nella sua relazione - e ha prodotto un netto guadagno per la salute pubblica".

Dalla Spagna è arrivata la testimonianza di Fernando Fernandez Bueno, chirurgo oncologo dell'Hospital Central de la Defensa Gómez Ulla (Madrid). "Dovremmo aiutare i decisori ad ascoltare e dare loro le soluzioni più semplici - ha evidenziato nelle conclusioni - Poi occorre spiegare ai medici di famiglia che ci sono dispositivi che possono aiutare i loro pazienti a smette di fumare".

Un nuovo modo di sviluppare le strategie di controllo del tabacco e dei rischi correlati è quello inserivo in nuova legge approvata in Grecia lo scorso anno. Un 'caso' al centro dello 'Scientific Summit on Tobacco Harm Reduction' che ha dato diversi spunti a chi si occupa del settore. Soprattutto per il ruolo di promotore del ministero della Salute greco, una anomalia nel contesto Ue.

La nuova legislazione greca sul fumo "è costruita su 4 pilasti: la prevenzione; la protezione della popolazione dal fumo passivo; assistere chi vuole smettere in centri specializzati e ultimo la valutazione di nuovi dispositivi con il principio di riduzione del danno", ha spiegato l'esperto Ioannis Faropoulos nella lettura dedicata alla nuova normativa.

Rischio ridotto: la sfida comunicativa

 La legge punta anche ad una nuova modalità sulla comunicazione della riduzione del rischio. Consente infatti la comunicazione ai fumatori adulti di affermazioni scientificamente comprovate; si occupa di diversi tipi di prodotti senza combustione, già in commercio e che potranno arrivare in futuro. Copre tutti i tipi di rischio: quello ridotto o a danno ridotto, la ridotta esposizione e tossicità. Inoltre stabilisce standard scientifici che giustificano i vari tipi di rischio e comprende disposizioni sulla sorveglianza post-commercializzazione.

Il provvedimento prevede infatti un processo di autorizzazione per valutare i prodotti e una sorveglianza post commercializzazione, sul modello portato avanti dall'agenzia del farmaco US Fda, che ha da poco autorizzato la commercializzazione del Prodotto a Tabacco Riscaldato Iqos di Philip Morris e dello snus, il tabacco masticabile, come 'prodotti del tabacco a rischio modificato'.

 La corretta comunicazione è infatti un punto cruciale, come già sostenuto da Moira Gilchrist, VP Scientific & Strategic Communications di PMI, inter-venuta al panel "Prodotti del tabacco a rischio modificato e comunicazione del rischio" nell'ambito del Global Tobacco and Nicotine Forum 2020: “Bisogna spingere i fumatori che non smettono ad abbandonare il tabacco da combustione bisogna informarli correttamente anche sulle tipologie di prodotti alternativi disponibili, sul loro funzionamento e sulla loro effettiva capacità di ridurre o contenere i rischi per sé e per gli altri”
Nel diffondere una corretta informazione, secondo Gilchrist, deve essere considerata anche l'ampia documentazione scientifica prodotta dalle aziende per ottenere dai regolatori le autorizzazioni per i nuovi prodotti.

Come accaduto negli Stati Uniti, dove vige un rigoroso processo di verifica scientifica reso obbligatorio lo scorso settembre dalla Food and Drug Administration, l'ente regolatorio di salute americano, sia per l'immissione in commercio dei nuovi prodotti (PMTA) che per la loro commercializzazione con l'indicazione di prodotto a rischio modificato (MRTPA). Fra i prodotti ad aver ottenuto per primi una certificazione di commercializzazione come "prodotti del tabacco a rischio modificato" dalla Fda, figurano lo snus per uso orale di Swedish Match e IQOS di Philp Morris: il primo per la riduzione del rischio rispetto alla sigaretta, il secondo per la riduzione all'esposizione a sostanze dannose e potenzialmente dannose. Tutta la documentazione prodotta così come l'iter delle Applications sono pubblici e consultabili online.